– Il mondo sta cambiando, tanto che oramai si potrebbe parlare di un cambiamento quasi esponenziale. E con esso anche le generazioni, infatti in solo una decina d’anni già molte sono le differenze che separano il nostro modo di giocare da quello dei bambini di oggi.
Come diceva Valentina nel suo articolo, Tecnologia/ È vero che i bambini non sanno più giocare?, le nuove app per per smartphone e gli ultimi videogiochi hanno preso il posto del vecchio nascondino o dei pomeriggi passati ai giardinetti. Quest’ultime erano senz’altro attività molto più semplici e forse scontate, ma insegnavano molto: dal rispetto nei confronti dell’altro, alla voglia di mettersi in gioco. Persino i celebri film d’animazione talvolta vengono surclassati dalle nuove trasmissioni televisive di Disney Channel, Super! o Rai Gulp, se i primi erano forse apparentemente più ingenui, contenevano però grandi insegnamenti, semplici principi che noi abbiamo fatto nostri, forse anche grazie agli immediati ma importanti messaggi dei classici Disney e Pixar.
Noi della redazione Entertainment abbiamo perciò pensato di proporvi una lista di 10 celebri film d’animazione che potranno insieme farvi fare un salto indietro nel tempo, sorridere e magari riflettere.
1)Lilly e il vagabondo: L’amore supera tutto, anche le disuguaglianze sociali
Titolo originale: Lady and the trump
Anno: 1955
Nazione: USA
Genere: Animazione
Regia: Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Hamilton Luske
Cast (voci): Peggy Lee, Barbara Luddy, Larry Roberts, Bill Thompson
Durata: 94′
L’amore nel mondo animale, vissuto da una tenerissima coppia di cagnolini, molto diversi tra loro ed appartenenti a due realtà del tutto diverse.
2)La bella e la bestia: non giudicare dalle apparenze, perché dietro ad una bestia spaventosa potrebbe celarsi un cuore dolce e gentile.
Titolo originale: Beauty and the Beast
Anno: 1991
Nazione: USA
Genere: Animazione, Musicale, Fantastico, Sentimentale, Commedia
Regia: Gary Trousdale e Kirk Wise
Cast (voci): Paige O’Hara, Robby Benson, Jerry Orbach, David Ogden Stiers, Angela Lansbury, Bradley Pierce, Richard White, Rick Jones
Durata: 88′
L’incredibile storia d’amore tra la giovane Belle e il mostro che la tiene intrappola, la Bestia. Con l’aiuto di Lumière, Tockins e Mrs. Bric, la ragazza scoprirà cosa c’è dietro quest’aspetto e finalmente a spezzare l’incantesimo che ormai da tempo tiene intrappolato in quel corpo il giovane principe.
3)Pinocchio: le bugie hanno le gambe corte!
Titolo originale: Pinocchio
Anno: 1940
Nazione: USA
Genere: Animazione, Fantastico, Musicale
Regia: Ben Sharpsteen, Hamilton Luske, Bill Roberts, Norman Ferguson, Jack Kinney, Wilfred Jackson, T. Hee
Cast (voci): Dickie Jones, Christian Rub, Cliff Edwards, Evelyn Venable, Walter Catlett, Frankie Darro, Charles Judels, Mel Blanc
Durata: 88′
Pinocchio, un burattino costruito dal falegname Geppetto, viene animato dalla fata turchina. Ma anzichè andare a scuola, si unisce al gruppo di Mangiafuoco: inizia così per lui un’incredibile avventura che lo porterà addirittura dentro la pancia di una balena…
https://youtu.be/UQzZANZ4R14
4)Il re leone: trarre insegnamento dal passato, senza fuggirlo e vivere con serenità
Hakuna matata, ma che dolce poesia! | Hakuna matata, tutta frenesia! | Senza pensieri la tua vita sarà | chi vorrà vivrà in libertà | Hakuna matata! (Timon e Pumbaa)
Titolo originale: The Lion King
Anno: 1994
Nazione: USA
Genere: Animazione, Avventura, Commedia, Drammatico, Musicale
Regia: Roger Allers, Rob Minkoff
Cast (voci): Jonathan Taylor Thomas, Jason Weaver, Matthew Broderick, Joseph Williams, James Earl Jones,
Jeremy Irons, Moira Kelly,
Sally Dworsky, Niketa Calame
Durata: 89′
Convinto di essere responsabile della morte del padre, in realtà ucciso dal perfido Scar, il piccolo leoncino Simba si allontana dalla sua terra. Viene così accolto e allevato da Timon e dal facocero Pumba. Ma una volta cresciuto e scoperta la verità, decide di vendicare la morte del padre e liberare finalmente tutti i suoi compagni.
5)Nemo: fidarsi di chi ci ama, perché da soli si rischia di smarrire la strada
Titolo originale: Finding Nemo
Anno: 2003
Nazione: USA
Genere: Animazione, Avventura, Commedia
Regia: Andrew Stanton, Lee Unkrich (co-regista)
Cast (voci): Albert Brooks, Ellen DeGeneres, Alexander Gould, Willem Dafoe, Brad Garrett, Allison Janney, Austin Pendleton, Stephen Root, Vicki Lewis, Joe Ranft, Geoffrey Rush, Andrew Stanton
Durata: 100′
Il suo primo giorno di scuola, il pesciolino Nemo, non da ascolto agli avvertimenti del padre e così viene catturato e portato nell’acquario di un dentista. Incomincia così per il padre Marlin un’incredibile viaggio alla ricerca del figlio che lo porterà ad attraversare tutto l’oceano, sempre seguito dalla smemorata pesciolina chirurgo Dory.
6)Ratatouille: nessuno è troppo piccolo per sognare in grande
“Non tutti possono diventare dei grandi artisti ma un grande artista può celarsi in chiunque. (Ego)”
Titolo originale: Ratatouille Anno: 2007
Nazione: USA
Genere: Animazione, Commedia
Regia: Brad Bird, Jan Pinkava
Cast (voci): Patton Oswalt, Lou Romano, Janeane Garofalo, Peter Sohn, Brad Garrett, Ian Holm, Brian Dennehy, Peter O’Toole
Durata: 117′
La Disney ci racconta questa volta la storia del dolce topolino Ramy, della sua passione per la cucina, del suo sogno di diventare uno Chef e della sua amicizia con lo sguattero Linguini. Un’amicizia da cui entrambi avranno tanto da imparare.
7)Peter Pan: prima o poi si deve avere il coraggio di crescere, e magari sarà meglio di quanto pensassimo
Titolo originale: Return to Never Land
Anno: 2002
Nazione: USA, Canada, Australia
Genere: Animazione, Avventura, Fantastico
Regia: Robin Budd, Donovan Cook
Cast (voci): Harriet Owen, Blayne Weaver, Corey Burton,
Jeff Bennett, Kath Soucie,
Andrew McDonough, Roger Rees, Spencer Breslin, Bradley Pierce
Durata: 72′
Peter Pan è alla ricerca della sua ombra smarrita: incontrerà così la piccola Wendy e i due, insieme all’aiuto di Trilly e dei bimbi sperduti, troveranno il modo per sconfiggere il malvagio capitan Uncino.
8)Lilo & Stitch: la famiglia, qualunque essa sia, è la nostra ancora di salvezza.
“Ohana means family. Family means nobody gets left behind, or forgotten”
Titolo originale: Lilo & Stitch
Anno: 2002
Nazione: USA
Genere: Animazione, Commedia, Fantascienza, Avventura, Drammatico
Regia: Dean DeBlois, Chris Sanders
Cast (voci): Daveigh Chase, Chris Sanders, Tia Carrere, David Ogden Stiers, Kevin McDonald, Ving Rhames, Zoe Caldwell, Jason Scott Lee
Durata: 82′
Lilo, una dolce bambina hawaiana, adotta un strano cagnolino blu, Stitch, senza sapere però che in realtà, è un esperimento alieno programmato per distruggere tutto. Alla fine, grazie all’amore della piccola Lilo, Stitch scoprirà davvero cosa vuol dire prendersi cura degli altri.
9)Il gigante di ferro: non avere paura del “diverso”, prova prima a conoscerlo
Titolo originale: The Iron Giant
Anno: 1999
Nazione: USA
Genere: Animazione, Azione, Fantascienza, Avventura, Commedia, Drammatico
Regia: Brad Bird, Jeffrey Lynch
Cast (voci): Eli Marienthal, Jennifer Aniston, Harry Connick Jr., Vin Diesel, Christopher McDonald,
James Gammon, Cloris Leachman, John Mahoney
Durata: 89′
La storia dell’amicizia fra Hogarth, un bambino di 9 anni e un enorme robot venuto dallo spazio. Il quale, pur essendo in realtà stato creato per essere un’arma letale, diventerà quasi umano e capirà cosa significhi essere amati.
10)Le follie dell’imperatore: anche dagli imprevisti si può sempre imparare
Titolo originale: The Emperor’s New Groove
Anno: 2000
Nazione: USA
Genere: Animazione, Avventura, Commedia, Fantastico
Regia: Mark Dindal
Cast (voci): David Spade, John Goodman, Eartha Kitt, Patrick Warburton, Wendie Malick, Kellyann Kelso, Eli Russell Linnetz
Durata: 78′
Kuzko è un bizzarro imperatore, che pensa solo a sé stesso senza ascoltare il volere del popolo. Il suo amministratore Yzma vuole usurpargli il trono e decide di trasformarmarlo in un lama. Kuzko così si ritorva solo e senza nessuno che voglia aiutarlo, ma quando incontra Pacha riconoscerà i suoi errori e capirà ciò che conta davvero.
Gennaio equivale al mese più triste dell’anno per vari motivi: le temperature basse, la fine delle festività, il ritorno negli uffici e nelle aule, le giornate ancora molto corte, le ore di buio ancora prevalenti, contribuiscono a tenere l’umore basso. Questi fattori portano la maggioranza della popolazione, come spiegano alcuni studi, a definire gennaio il mese “per eccellenza” della depressione. Con l’inizio dell’anno le persone per tradizione tendono a porsi alcuni obiettivi. Questo di per sé potrebbe essere un fatto positivo, avere dei buoni propositi stimola la mente a muoversi per realizzarli. In realtà spesso accade che questi nuovi obiettivi siano in parte frutto diidee “riciclate”, di attività e di scelte che non si è riusciti a fare nel passato. Questo può spingere a sentirsi ancora più depressi.
Con i buoni propositi le persone cercano di sentirsi bene con loro stessi e in mezzo agli altri. Anche questo però lascia sottintendere che qualcosa forse in precedenza non ha funzionato, che molti desideri non sono stati soddisfatti.
Le prime settimane dell’anno si tende dunque a dare inizio a nuovi progetti, a fare programmi ben delineati nel tempo e nei modi. Questo spinge a impegnarsi, a prendersi delle responsabilità e porta anche a sentire il dovere di portarli a termine. Da un alto questo risulta positivo, dall’altro il dovere incombente può generare altra ansia.
Alcuni studiosi hanno dirittura indicato il terzo lunedì del mese come giorno cruciale per il picco di depressione. Lo hanno chiamato ‘Blue monday’ e hanno spiegato che solo in quel momento il cervello realizza definitivamente che le festività natalizie sono finite. Questo è il risultato di un’equazione creata da Cliff Arnall, uno studioso dell’università di Cardiff. La teoria è stata pubblicata nel 2005 e ha fatto molto scalpore tra gli studiosi e nell’opinione pubblica.
Anche se in realtà l’equazione su cui si basa viene ritenuta da molti priva di basi scientifiche, molti psicologi indicano dei rimedi e consigliano tra l’altro di affrontare questo giorno modificando le proprie abitudini quotidiane.
Sarà davvero così? Davvero gennaio è il mese più depressivo dell’anno? Se guardiamo i lati positivi possiamo vedere che le giornate sono sì ancora corte ma in realtà si stanno già allungando. Il freddo può dare fastidio ma può anche essere una scusa per starsene in casa davanti al camino a leggere un bel libro. Il brutto tempo può spingerci anche a guardare un bel film in televisione, o addirittura andare a teatro o al cinema. Chi è appassionato di sport invernali approfitta della neve per praticarli. Per chi ama lo shopping o ha bisogno di rinnovare il guardaroba gennaio è anche il mese dei saldi.
In realtà bisogna comunque considerare che la depressione è anche una malattia che può colpire chiunque ma, in quanto malattia, può anche essere curata. Se da un lato l’inverno può facilmente acuirne i sintomi, dall’altro c’è sempre la speranza che si possa debellare. Chissà che tra i buoni propositi di qualche ricercatore non ci sia per il 2023 quello di sconfiggerla.
Il Taijiquan (太极拳) è un’arte marziale Tradizionale Cinese praticata da molti secoli, che nel tempo si è sviluppata in diversi stili, quali lo stile Chen, lo stile Wu, lo stile Sun e lo stile Yang.
Prima di vedere quali sono i benefici del Tai ji e le diverse forme e stili di questa disciplina, facciamo chiarezza in merito alla terminologia.
Premetto che nella lingua cinese, i caratteri sono la stilizzazione di antichi “disegni” che tipicamente esprimono concetti anche complessi e strettamente legati alla cultura e storia cinese. Ad aumentare la confusione della traduzione subentra il sistema di translitterazione fonetica. In effetti, quello usato oggigiorno è stato codificato e diffuso in Cina dagli anni ’60. Prima di quel tempo vi erano diversi sistemi codificati dagli occidentali e il più usato era il Wade-Giles. Il tempo, l’apertura della Cina all’occidente e la difficile e scarsa conoscenza della lingua hanno portato all’attuale e spesso imprecisa scrittura.
Prendendo ad esempio il nostro termine, che nel sistema fonetico cinese si scrive Tai Ji Quan, se utilizzassimo il sistema Wade-Giles diverrebbe T’ai Chi Ch’uan.
Ciò ha portato a non pochi malintesi specie sul termine Ji (Chi) assumendolo al termine corrispondente di “energia” che, nella traslitterazione ufficiale, si pronuncerebbe Qi. Quindi i tre caratteri che compongono il termine Taiji Quan sono: Tai(太) significa il migliore, il supremo, come Ji(极) è il punto massimo, l’estremo. Insieme indicano l’Origine Assoluta. Aggiungendo Quan(拳), che si può tradurre con pugno, arte marziale o anche movimento, esprime così la sua connotazione di “arte del movimento originario”. In occidente si sono originate svariate traduzioni come “il pugno supremo “, “pugilato della suprema polarità” ecc.… Infatti il Taiji mette in relazione la filosofia taoista della dualità, Yin e Yang, con la medicina tradizionale cinese. I primi documenti ritrovati che riguardano il Taijiquan risalgono al 1600 con lo stile Chen, mentre lo stile Yang è attualmente il più diffuso e popolare.
Lo stile Wu è invece un’evoluzione diretta dello stile Yang, la cui caratteristica principale è la leggerezza dei movimenti uniti a una grande efficacia sia terapeutica che marziale.
Il Taijiquan è conosciuta per avere effetti benefici sia dal punto di vista psicologico, sia dal punto di vista fisico in quanto favorisce il controllo dell’equilibrio e il recupero di agilità e forza, soprattutto se praticato da soggetti più anziani.
Riassumendo brevemente i benefici maggiormente documentati dagli ormai numerosi studi medici esistenti sono: equilibrio, forza, miglioramento del sistema cardiovascolare, delle condizioni psicologiche e molti altri studi hanno dimostrato un rafforzamento del sistema immunitario, del sonno e della qualità della vita in generale.
L’analisi dell’efficacia del Taijiquan parte dall’analisi sulle cause che comportano le principali alterazioni dell’andatura e della postura che ormai affliggono una buona parte dei ragazzi. L’esercizio di questa disciplina può, attraverso la pratica costante, contrastare e inibire tutte le problematiche legate alla schiena e altri problemi muscoloscheletrici.
Non vi sono particolari controindicazioni per il Tai Ji. Questa disciplina è infatti adatta per giovani e anziani, sportivi e persone sedentarie.
Tuttavia, se soffri di un problema muscoloscheletrico o di una condizione medica che influenza le tue capacità di movimento, o se stai assumendo dei farmaci che causano vertigini o confusione, prima di seguire un corso di Tai Ji ti consigliamo di chiedere un parere al tuo medico.
Con buone probabilità, sarà lui stesso a spronarti a intraprendere questo meraviglioso viaggio verso l’equilibrio e il benessere fisico e spirituale.
Pochissime ore fa è stata annunciata con grande soddisfazione la novità del brand parigino Louis Vuitton. Il progetto in questione è il risultato di un’ampia iniziativa che darà vita al primo hotel targato LV. L’intento è quello di riprendere l’eleganza, l’esclusività e il lusso di un marchio apprezzato nel mondo e che adesso si trasformerà in una strutttura a tutti gli effetti sorprendente.
Vantaggi e innovazioni nei quartieri parigini
Louis Vuitton avrebbe scelto come sede per il nuovo hotel lussuoso il centro di Parigi, più precisamente verrà collocato nella Rue di Pont Neuf, un quartiere ricco di vita notturna ed eventi aperti a tutti. L’esperienza garantita da questo progetto, afferma Michael Burke, offrirà ai clienti interessati la possibilità di immergersi totalmente nelle proposte del brand.
L’idea è quella di offrire un servizio mai realizzato prima, fornendo vantaggi e innovazione a un quartiere parigino elegante e particolare come quello scelto per la costruzione dell’hotel. Una vera e propria rappresentazione edificata nel centro della città natale del marchio. Non si sa precisamente a quali canoni estetici si ispirerà l’edificio, ma tutto fa pensare a una riuscita strepitosa della costruzione: una nuova “casa per la moda”
Solo l’inizio di un successo ambito
Sembra che questo sia solo uno dei primi progetti di LV e l’inizio di una catena di alberghi, negozi e caffè nella capitale francese; il progetto mira ad estendersi in tutto il mondo. A proclamare questa notizia è il presidente e amministratore delegato Michael Burke, che in un’intervista ha lasciato sognare i suoi ascoltatori. L’albergo presenterà una panoramica a 360° di lusso, stupore e ospitalità: ciascuno avrà la possibilità di godere della “vista più spettacolare del mondo“- afferma Burke – “con scorcio sulla torre Eiffel e Notre-Dame de Paris“.
La sua posizione è stata studiata anche dal punto di vista panoramico per colpire a tutti gli effetti i visitatori. Seguirà l’inaugurazione di uno spazio chiamato LV Dream, in cui verrà presentata la collaborazione di Louis Vuitton con diversi artisti, accompagnato da un negozio di articoli regalo e una caffetteria gestita dal capo pasticcere dell’hotel Cheval Blanc.
Un’esperienza conivolgente a 360°
L’interesse degli ideatori non è dunque quello di esporre a tutti gli effetti i beni di lusso e i prodotti, quanto di far provare l’esperienza di entrare in una boutique di alta moda. L’intento non è quello di comprare esclusivamente articoli costosi, ma di godere della raffinatezza di ogni invenzione e design, profumo, colore.
Si tratta di un obiettivo ambizioso? assolutamente sì, ma a tutti gli effetti realizzabile. L’edificio sarà anche ecosostenibile e moderno, punterà a un migliore sfruttamento degli edifici del quartiere e ad attirare fino a 2000 visitatori al giorno. Si parla di 4omila m², una decina di sale con disposizioni di vario tipo e attività da proporre ai agli ospiti. Con un’attività di sette giorni su sette, garantendo il benessere collettivo, susciterà l’interesse di tutti. Sembra davvero essere una nuova promessa per la moda