Shakespeare e Cervantes ancora tra di noi

di Camilla Podini

23 aprile 1616. La storica data in cui morirono William Shakespeare e Miguel de Cervantes, due tra i più grandi scrittori di tutti i tempi, resta attuale anche a 400 anni esatti di distanza. Tante le manifestazioni per rendere loro omaggio: la rappresentazione del Mercante di Venezia nella omonima città; le fermate della metropolitana di Londra sono state rinominate con titoli e nomi di opere e personaggi creati da Shakespeare; oltre che letture, incontri, spettacoli e flash-mob organizzati in numerosissime biblioteche, piazze e teatri. Anche il mondo del web ha voluto rendere omaggio alla grandezza di questi due autori. La Giornata Mondiale del Libro, proclamata nel 1992 in questa data proprio come ringraziamento all’enorme impronta lasciata dai due maestri, è attualmente nella prima posizione tra le tendenze su Twitter, e il motore di ricerca Google ha creato un Doogle in memoria del drammaturgo inglese, ricordando le scene più famose delle sue opere. Poco importa se la scomparsa dei due scrittori sarebbe da collocarsi a dieci giorni di distanza uno dall’altro a causa della differenza di calendari adottati all’epoca da Spagna ed Inghilterra. Quest’ultima non era ancora passata dal ‘giuliano’ al ‘gregoriano’ creato da papa Gregorio XIII nel 1582, e di conseguenza posticiperebbe la morte di Shakespeare al 3 maggio. Poco importa, perché a distanza di 400 anni tutto il mondo ama ricordare con ammirazione, affetto e riconoscenza due geni della letteratura europea.

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