di Camilla Podini

– Avvocato, 45 anni, figlio di immigrati pakistani arrivati in Inghilterra nella speranza di un futuro migliore: è Sadiq Khan il nuovo sindaco di Londra. Il laburista ha ottenuto il 45% dei seggi, superando di dieci punti il rivale conservatore Zac Goldsmith alla fine dello scrutinio delle ‘prime preferenze’. L’ultimo passo per ufficializzare il vincitore è lo spoglio delle seconde preferenze, dove ogni elettore sceglie due candidati. Se i risultati venissero confermati, per la prima volta una città inglese e metropoli europea avrebbe un uomo di origine orientale di fede musulmana come sindaco. Una vittoria storica, soprattutto in relazione al fragile equilibrio e alla paura che da mesi regnano in Europa, obiettivo sensibile del terrorismo da parte dell’Isis. Pregiudizi e timori non hanno impedito l’elezione di Khan, diventato il simbolo dell’impegno, della forza e della lotta al fondamentalismo islamico, dal quale si è ampiamente distaccato durante la sua campagna elettorale. Possiamo considerarlo un definitivo superamento dei sospetti e dei conflitti tra persone di etnie o religioni diverse?