5 motivi per cui l’immigrazione può essere considerata una risorsa
A cura della redazione Polis
– L’ immigrazione è un fenomeno di portata enorme, che fa parte della vita dell’uomo sin dai tempi più remoti. Molti attraversano il confine del proprio paese in cerca di condizioni di vita migliori o di opportunità lavorative più allettanti. In Italia si tratta di un tema ricorrente di cui chiunque sente spesso parlare. Vi sono idee negative riguardo l’immigrazione, molti pensano che sia solo un problema che fa aumentare la crisi economica,ma non dobbiamo dimenticare che questo fenomeno è composto da migliaia di persone, vere e in carne ed ossa, con le loro storie, le loro speranze, i loro diritti, ma anche la voglia di rendersi utili. L’immigrazione, e il modo in cui è accettata dal paese ospitante, possono cambiare completamente il volto di una società, e che sia in bene o in peggio sta a noi sceglierlo. Oggi ci concentreremo sui possibili benefici connessi all’immigrazione, come abbiamo precedentemente fatto con i suoi problemi, in modo da presentare i due punti di vista in maniera completa.
Ci rubano il lavoro o sono utili per la manodopera?
Molti italiani lamentano il fatto che gli immigrati siano la principale causa della disoccupazione, in quanto “pretendono” di trovare un posto di lavoro, a discapito dei cittadini. Tuttavia, pochi si rendono conto che, in realtà, gli immigrati si occupano di lavori che gli italiani non fanno. Un esempio sono gli operai: troviamo molti operai di nazionalità straniera, perché gli italiani non vogliono dedicarsi a questo tipo di lavori che considerano di infima qualità.
L’immigrazione, un diritto?
Il termine “diritto” indica quell’insieme di comportamenti che il singolo cittadino ha il potere di esercitare, che devono tutelati dalla legge. I diritti esistono solo in virtù dei doveri a loro legati e, per questo motivo, non sembra corretto affermare che l’immigrazione è un diritto. Tuttavia, esiste una sorta di “dovere morale” che dovrebbe spingere gli uomini ad accogliere ed aiutare le persone più bisognose, ovviamente, nei limiti della proprie possibilità, in modo da garantire una permanenza dignitosa nel rispetto del bene comune del Paese d’arrivo. Se ogni paese abbiente fosse disposto ad accogliere i migranti, probabilmente non si andrebbero a creare situazioni come quelle che presenti in paesi europei come l’Italia, la Francia e la Spagna. Il numero di possibili “accolti”, però, deve essere stabilito in base alle possibilità del Paese d’arrivo, in particolare per quanto riguarda l’offerta di lavoro ed i migranti possono essere accettati solo se sono sinceramente disposti ad integrarsi.
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