SPRECHI ALIMENTARI/6 consigli per non buttare mai più il cibo

Quanti chili di cibo buttiamo via in una settimana? E quali sono questi alimenti?
Secondo una ricerca promossa dal Ministero dell’Ambiente, gli alimenti più sprecati sono frutta, verdura e latticini. Per sette giorni alcune famiglie hanno registrato su un diario i loro pasti, pesando quello che realmente mangiavano e quello che, invece, andava a finire nell’immondizia. Questo argomento è diventato tanto importante da arrivare a formulare una nuova legge, facilitando così il recupero e la donazione degli alimenti in eccesso, raccolti da organizzazioni senza scopo di lucro. Gli scarti vengono dati ai poveri e, se non più commestibili, invece vengono usati per il compostaggio. La legge prevede anche degli incentivi: i comuni potranno applicare uno sconto sulla TARI, calcolata in proporzione a quanto raccolto. Questa legge presenta, però, un grande difetto, poiché per le singole famiglie è difficile aderire, essendo stata studiata in primo piano per le grandi società (ad esempio supermercati).
E’ perciò necessario adottare alcune piccole regole nella vita di tutti i giorni. Eccone alcune importanti e semplici da attuare:

1-Preparare una lista dettagliata aiuterà a comprare solo i cibi di cui abbiamo bisogno, risparmiando anche tempo e denaro.

2- Tenere la dispensa in ordine faciliterà a trovare subito quello di cui abbiamo bisogno e, quindi, a non comprare un prodotto che già abbiamo.

3-Nel frigorifero è buona norma dedicare i piani alti ai latticini, quello centrale a cibi già cotti o iniziati e quello in basso a carne o pesce; inoltre, le mensoline laterali per le uova e i cassetti in fondo per la verdura.

4-Sempre legato all’ordine, la ”rotazione” dei cibi servirà a non dimenticarsi nulla, evitando di avere prodotti identici con scadenza ravvicinata. Infatti, proprio come nei supermercati, in prima fila bisogna dare spazio ai prodotti con scadenza breve, dietro quelli con scadenza più lunga.

5-La dicitura ”da consumarsi preferibilmente”, presente in alcuni alimenti, indica che dal giorno indicato il prodotto comincia a perdere le qualità organolettiche (gusto, sapore, profumo ecc.) e non la data in cui comincia a deperire. Per questo, se conservanti nel modo giusto, i cibi con quella scritta possono durare a volte anche vari giorni oltre la scadenza.

6- Per ultimo un po’ di tecnologia non guasta mai. Recentemente sono comparse applicazioni che aiutano a risparmiare cibo: inserendo gli ingredienti che si hanno a disposizione vengono fornite varie ricette da cucinare.

Per concludere, per risparmiare cibo serve, oltre a seguire semplici regole, molta voglia di fare e anche un po’ di tempo da dedicare, perché economizzare non è così facile come sembra.