Sempre più giovani del Tigullio nel tunnel della droga

Di Lucrezia Orizi-

Spesso sentiamo parlare di vite rovinate o spezzate da sostanze stupefacenti: ma qual è la realtà ligure?

TRE CASI DI DROGA IN POCHI GIORNI

 

Ultimamente sono stati molti i casi di spaccio di droga in Liguria scoperti dalla polizia, di cui ben tre solo a Genova. Pochi giorni fa è stato arrestato in Piazza Cavour un ragazzo di trentadue anni che si aggirava ad alta velocità per la città di Genova con a bordo armi e droga. Subito dopo un altro caso di spaccio, questa volta il ragazzo è un 23enne di origini senegalesi, che è stato arrestato per essere stato colto sul fatto mentre nascondeva in una fessura di un muretto 20 grammi di hashish. La notizia non aveva ancora fatto in tempo a diffondersi ed un altro ragazzo senegalese è stato arrestato per spaccio in Piazza Portello. Tutti e tre gli spacciatori detenevano diverse quantità di hashish, una droga che purtroppo si sta diffondendo sempre di più tra i giovani, i quali, una volta entrati nel giro, cercano sostanze sempre più forti rimanendone spesso vittime.

 

 

SEMPRE PIÙ GIOVANI E SEMPRE PIÙ SOSTANZE

 

L’aumento dello spaccio è dovuto al fatto che sempre di più i giovani sviluppano una dipendenza. Secondo gli ultimi dati, l’età media in cui si prova la “prima canna”, è scesa a 15 anni. Ciò è soprattutto legato al fatto che l’adolescenza è un periodo molto delicato in cui si sviluppa il corpo, la personalità ma sopratutto si ricerca una propria identità. I genitori devono affiancare al meglio i figli durante quest’età di transizione, ma difficili situazioni familiari ed altri tipi di problemi la possono rendere un percorso più travagliato. Questi ragazzi ricercano in queste sostanze nuove senzazioni che li facciano staccare dalla realtà, ma una volta dipendenti si cade nella continua ricerca di nuove senzazioni sempre più forti. La cosa più preoccupante è che molti di loro sono poco informati sui rischi a cui vanno in contro e malgrado se ne possa uscire, ne vanno considerati anche i danni.

 

 

L’AIUTO E LA PREVENZIONE

 

I genitori dovrebbero avvicinare i propri figli a centri specializzati invece di rivolgergli sempre meno la parola, facendoli sentire ancora più soli, come spesso accade. Per quanto riguarda la prevenzione, sia scuola che famiglia sono importanti. In famiglia si dovrebbe affrontare l’argomento e parlarne, mentre a scuola si dovrebbero fare più campagne di prevenzione perché, benchè se ne facciano in molte scuole, non ancora tutte ne fanno periodicamente e come si suol dire “prevenire è meglio che curare”.