Il bacio tra Trump e Putin, dobbiamo iniziare ad avere paura?

di Rachele Alvarado

– Donald Trump e Vladimir Putin che si scambiano un bacio appassionato nelle vie della città di Vilnius, Lituania.

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È un graffito opera di due giovani Street artist che temono, come tanti, l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti. L’opera è una rievocazione del celebre bacio degli anni ‘80 tra Leonid Breznev e Erich Honecker, bacio-comunista-honecker-caduta-muro-berlin-celebrazioni-ventanniex leader comunisti della Germania est e dell’Unione Sovietica.

La salita alla presidenza di Trump è da molti considerata un fatto che “può accadere soltato in America”, ma dal graffito capiamo in modo chiaro che, in realtà, è un trend che negli ultimi anni è sempre più radicato, sempre più “uomini forti” sono leader politici e Putin è uno di questi. Il bacio tra i due ridicolizza proprio ciò: due uomini che fanno sfoggio della loro mascolinità, due uomini che non esitano ad adoperare la violenza, scambiarsi un profuso bacio. Ma la satira del graffito nasconde anche dell’altro: il bacio di due personaggi che hanno fatto della loro omofobia una vera e propria politica. In genere i leader forti sfruttano l’insicurezza, si nutrono dell’angoscia e della disperazione del popolo. Trump e Putin sembrano condividere una reciproca ammirazione, vanno molto d’accordo tra loro, per ora. Davanti al disegno viene da chiedersi se davvero questi leader autoritari resteranno nei loro confini nazionali o avranno influenza sul mondo intero. Siamo pronti ad avere due persone come Trump e Putin al potere di due nazioni così influenti? La storia insegna, ma spesso dimentichiamo: nel 1939 il patto tra Hitler e Stalin portò in soli due anni alla guerra tra Germania e URSS. Siamo davvero disposti a ciò?

 

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