Borsa valori – quello che i ragazzi non sanno

 

Di Carlotta Rissetto

-Quasi sicuramente, la maggior parte di noi adolescenti che possiede uno smartphone si sarà domandata almeno una volta che cosa sia quel numero che appare alla voce “borsa”, quando la barra delle notifiche viene abbassata.

Di cosa si tratta?

La borsa dei valori è un mercato finanziario dove vengono scambiati valori nobiliari e valute – cioè l’unità di misura dello scambio che ha lo scopo di facilitare il trasferimento di beni e servizi – estere. Questo mercato è di tipo secondario, ovvero comprende il trattamento di strumenti finanziari emessi in precedenza e, quindi, già in circolazione. È inoltre “regolamentato” poiché all’interno di esso sono disciplinate in modo specifico le operazioni di negoziazione e le loro modalità.

L’origine

L’L’origine del mercato borsistico risale ad alcuni luoghi dell’antica Grecia, ad esempio il Forum è l’Agorà, definibili tali in quanto racchiudeva varie attività di tipo finanziario. Allo stesso modo, risalgono alla Grecia anche i primi precursori degli operatori di borsa contemporanea, come il trapezio, un agente di scambio e operatore di prestiti dell’epoca. Il termine “Borsa” deriva, invece, dalle riunioni per determinare il valore delle merci che si tenevano nel XV secolo a Burgos, presso la casa dei mercanti di Van der Burle (da cui il termine “Borsa”).

Il compito

II compito della borsa valori è quello di ricevere gli ordini di compravendita dagli operatori,  ed eseguire attenendosi alla legge della domanda e dell’offerta, ovvero un modello matematico di determinazione del prezzo. Il lavoro degli operatori, i tesserati, è detto “trading”, cioè scambio, dato che viene scambiato uno strumento finanziario per del denaro corrente. Questa attività, in quanto fortemente regolamentata, prevede, in ogni ordinamento, sanzioni amministrative e/o penali.