Fridayfever/Rapallo, la bella addormentata si sta risvegliando!

di Andrea Perrone

Mazzini, Kandinsky e Sigmund Freud; Nietzsche, Hemingway e, udite udite, Theodore Roosevelt, Presidente degli Stati Uniti d’America.
Questi sono sei nomi che, almeno una volta nella vita, avrete sicuramente sentito.
Come avrete intuito, non sono qui per caso.
Queste personalità sono solo un piccolo estratto di un grande insieme contenente Capi di Stato, pittori, artisti, scienziati e filosofi.

Tuttavia vi starete ancora chiedendo perché siano stati citati all’inizio di un articolo che dovrebbe parlare di Rapallo, la nostra città. Non temete, la risposta è dietro l’angolo. Questi personaggi hanno un aspetto, un fattore che li accomuna: ognuno di loro ha camminato per le strade di Rapallo.
Fantastico, giusto? Chi l’avrebbe mai detto. È un po’ come se oggi vedessimo Trump e colleghi intenti a prendersi un tranquillo apertivo in qualche bar di Rapallo.
Quasi impossibile, penserete. Sì, perché la nostra città viene spesso vista come spenta, morta, senza attrazioni particolari.
E se invece vi venisse detto che Rapallo sta tornando ai vecchi splendori?

Sicuramente vi sarete accorti di come, da qualche anno a questa parte, Rapallo sia
in costante evoluzione, in continuo fermento, una fucina di novità.
Molti di voi avranno, per esempio, camminato sul tappeto rosso più lungo del mondo, il nostro “Red Carpet “.
Gli amanti dello sport, invece, non potranno fare a meno di ricordare la “Rea Palus Race”, una corsa ad ostacoli tanto dura quanto divertente. Potremmo poi parlare anche di musica, essendo fieri di possedere uno tra i più antichi Corpi Bandistici d’Italia, o di iniziative come il Premio Nazionale per la Donna scrittrice.
Come possiamo notare, Rapallo è oggi una città dalle mille sfaccettature, un luogo d’incontro di molteplici categorie di persone e classi sociali. Possiamo dunque affermare che questa città stia rapidamente tornando in auge, agli antichi splendori.

Da questo vaso di Pandora di novità, emerge anche un’altra giovane realtà: Sharing.
Di cosa si tratta?
Sharing vuole essere una risorsa, una fresca energia in più per Rapallo. Questa iniziativa è l’espressione dell’unico Liceo Classico e Linguistico di Rapallo, un luogo libero dove si riflette e si parla di futuro.
Spiegazione semplice e d’impatto, va bene, ma cosa produce concretamente questa piccola realtà?
Sharing è innanzitutto il nome del blog dove, quotidianamente, decine di ragazzi pubblicano articoli che spaziano dai più comici ai più seri. La particolarità di questa piattaforma sta nel come i temi vengono affrontati: gli scrittori sono tutti ragazzi, per la maggior parte liceali, in grado di offrire il proprio punto di vista su temi spesso trattati a senso unico, principalmente con una visione molto ‘adulta’.
I partecipanti sono organizzati in vere e proprie redazioni, con tanto di caporedattori, titolisti, intervistatori e scrittori.
Ogni settimana ciascuna redazione ha una mission, una sfida differente. Quella della settimana in corso è riuscire a far conoscere il progetto al territorio.

Nel nostro caso, noi di #fridayfever abbiamo scelto di puntare su Rapallo ed i suoi cittadini.
Noi siamo la redazione del Venerdì e affrontiamo i temi più disparati facendo sempre affidamento ad un preciso stile.
Il nostro modus operandi è infatti sempre lo stesso: intervistiamo diverse categorie di persone sullo stesso argomento, ponendo loro diverse domande per poi aprire dibattiti e discussioni molto interessanti.
Abbiamo scritto, per esempio, articoli sull’HIV, sul Femminicidio e sulla cannabis. Temi lungamente discussi, certo, ma abbiamo cercato di dar loro il nostro punto di vista, secondo un’impronta molto giovanile.
Pensiamo e speriamo dunque di poter essere una marcia in più per questa fantastica città, un surplus a ciò che già di innovativo ed interessante ci circonda.

Non ci resta che invitarvi a visitarci alla nostra pagina Facebook, Sharing.school,
dove potrete trovare tutti i nostri articoli e le nostre riflessioni.
Speriamo che i nostri contenuti possano divertirvi e, perché no, magari anche farvi riflettere.
Buona serata e a presto!