FUTURO/Arriva Neom, la città che non t’aspetti

Il progetto “Neom” si fa avanti su diversi quotidiani cartacei e online e riguarda la costruzione di una nuova città in Arabia Saudita, senza macchine, traffico o inquinamento, che dovrebbe iniziare proprio tra qualche mese.

Essa dovrebbe comprendere tutti i servizi a portata di mano, comportare spostamenti semplici, rapidi e comodi, ospitando un milione di abitanti. Sarà composta da numerose comunità disposte su una linea di 170 chilometri, attraversando deserti e montagne all’interno del Paese. Il progetto, ideato dal principe dell’Arabia Saudita Mohammad bin Salam, consiste nel dar vita ad una società ecologica che a molti appare solo un’utopia. La disposizione di “The Line” sarebbe sovrapposta su tre livelli, con strade pedonali ma senza autostrade, al posto delle quali trovano spazio abitazioni, uffici, attività commerciali e numerose zone lavorative. Le aree verdi costituiranno gran parte del territorio e la città disporrà dei beni necessari primari per i cittadini. Sarà inoltre composta da scuole e strutture ricreative raggiungibili a piedi da chiunque e l’organizzazione sarà tale da garantire il meglio all’interno della quotidianità offerta da questo progetto. Vi sarà, oltre al primo di cui si è parlato, un livello intermedio situato sotto terra, destinato alle infrastrutture e alla logistica. Un terzo livello comprenderà i trasporti, come treni ad altissima velocità e mezzi dalla guida autonoma. Il massimo tempo di spostamento su un mezzo non andrà oltre ai 20 minuti e grazie all’intelligenza artificiale tutte le azioni sarebbero monitorate con sicurezza. Infine, la città, sarebbe alimentata con energia rinnovabile.

 Il costo totale si aggirerebbe tra i 100 e i 200 miliardi di dollari, e la città andrebbe poi ad integrarsi in un progetto ancora più grande: farebbe infatti parte della gigantesca smart-city futuristica “Neom”. 

Opportunità e conseguenze

Forse per sopravvivere la nostra specie sarà costretta a spostarsi su altri pianeti oppure sarà sufficiente riappacificarsi con la Terra, imparando a salvaguardarla. Se tutto andrà secondo i piani, afferma il Consiglio fondatore di NEOM, la Terra del futuro sarà un luogo dove le più grandi menti e i migliori talenti umani avranno il potere di superare i confini dell’umanità che conosciamo oggi, in un mondo quasi immaginario. Questo “pianeta quasi immaginario”, per essere creato, necessita di molto più dei tradizionali mezzi umani; la base per realizzarlo sono sicuramente l’intelligenza artificiale e le energie rinnovabili. Secondo gli esperti solo così sarà possibile fare un passo avanti nell’era post-petrolio.

La città vuole fare la differenza in molti settori che sono: energia, acqua, mobilità, biotecnologie, cibo, produzione avanzata, intrattenimento, media, scienza tecnologica e digitale, turismo, sport e stile di vita. Ciascuno di questi aspetti sarà strettamente legato all’intelligenza digitale attraverso diverse applicazioni, quasi in sintonia con i desideri e le richieste umane. La filosofia che NEOM vuole trasmettere al mondo intero è di una città completamente digitalizzata e ne vuole essere il primo esempio.

Le applicazioni dell’intelligenza digitale entreranno sempre di più nella quotidianità di tutti noi; infatti esse possono, per esempio, completare automaticamente e in autonomia attività ripetitive quotidiane o svolgere qualsiasi tipo di lavoro in modo più accurato, preciso, produttivo e costante di qualsiasi essere umano.

Certamente le città futuristiche ridurranno l’impatto ambientale e saranno più sostenibili, ma è necessario ricordare che saranno completamente digitalizzate e fondate sull’intelligenza digitale, quindi quali sono i rischi e le conseguenze che comportano? Per esempio, siccome i robot sono in grado di svolgere qualsiasi compito in modo più automatico e veloce rispetto agli uomini, porteranno ad una inevitabile riduzione delle opportunità di lavoro, inoltre queste macchine sono piuttosto costose.

Insomma, la città futuristica di NEOM ci farebbe fare un grande passo avanti nella tecnologia e nella sostenibilità, ma per adesso la progettazione di questa città futuristica è ancora a cavallo tra la realtà e l’utopia.

Un confronto con il passato

Il progetto urbanistico del principe ambisce alla realizzazione di una città molto diversa dalle altre; essa infatti attraversa la città futuristica di Neom, e che si affaccia sul Mar Rosso per poi inoltrarsi nell’entroterra, rappresentando un perfetto prototipo di città verde.   

Al suo interno, dove saranno bandite strade, macchine ed emissioni di CO2, e dove tutto si troverà a cinque minuti di distanza da tutto,  si vivrà con uno stile di vita totalmente diverso da quello con cui stiamo vivendo oggi.  

La popolazione che vi abiterà sarà supportata dall’intelligenza artificiale, che avrà il solo scopo di semplificare la vita dei cittadini. Tutte queste tecnologie però, a differenza delle altre, saranno apparecchiature a basse emissioni di carbonio e alimentate al 100% da energie rinnovabili. La città, inoltre, sarà quasi completamente circondata dalla natura, e protetta dalle grande dune di sabbia presenti nell’entroterra. 

Considerazioni

Abbiamo quindi visto che in Arabia Saudita petrolio e gas sono in esaurimento e il governo saudita ha deciso di investire in energia solare e innovazione. 

Sicuramente la situazione dell’Arabia Saudita non può essere ignorata ed è giusto che si siano presi dei provvedimenti. 

Ciò che si vuole realizzare però, nonostante porterebbe a dei grandi risultati, è qualcosa di quasi immaginario, ecco perché parliamo di utopia, un’aspirazione ideale ma di difficile realizzazione politica, anche se non impossibile. 

Petrolio e gas sono elementi che nelle società odierne non posso mancare, sono diventati di fondamentale importanza, inoltre, intorno al petrolio gira l’economia dell’Arabia Saudita, ecco perché si mira all’indipendenza del paese dal destino già segnato dei suoi giacimenti petroliferi. Si spera che i progetti ideati abbiano la meglio e che la situazione economica e naturale si ristabilizzi.

Arrivare al punto di dover creare città futuristiche per mantenere in vita la nostra Terra significa che l’uomo la sta mettendo in grave pericolo. Prima di ideare intelligenze artificiali e pianeti immaginari, sarebbe stato giusto prevenire. Siamo circa  sette miliardi di persone su questo pianete, quasi otto, era prevedibile che prima o poi avremmo dovuto inventare e ricorrere a qualcosa di straordinario per evitare che si distrugga il pianeta su cui abbiamo vita, ci siamo arrivati.

La Terra ci mette spesso alla prova, è nostro compito salvaguardarla prendendosi cura di lei.