La Giornata internazionale della donna nella storia

di Samuele Roma

-Oggi, l’otto marzo, in Italia e in molti paesi del mondo è stata festeggiata la Giornata internazionale della donna. Essa fu istituita per celebrare le conquiste sociali e i diritti che le donne hanno ottenuto nello scorso secolo e per suscitare interesse per i diritti ancora da ottenere, oggi più degli altri giorni. Rappresenta una delle giornate dedicate ai diritti di genere, insieme alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre).

Ma quando, le donne hanno scelto di alzare la testa e di combattere per questi diritti?

L’origine

Nel 1907 a Stoccarda si tenne un congresso dove venne trattata la questione femminile, il congresso votò una soluzione in cui i partiti socialisti si sarebbero impegnati a lottare per l’introduzione del suffragio universale, ovvero il diritto di voto delle donne.
Negli Stati Uniti, il Partito socialista organizzò una manifestazione in favore delle donne, l’ultima domenica del febbraio 1909 che viene ricordata ancora oggi come la prima ufficiale giornata della donna o “Women’s day”, celebrata anche l’anno successivo a New York durante uno sciopero di massa.
Nel 1910 alla Conferenza internazionale delle donne socialiste di Copenaghen si voleva decidere una data comune in tutto il mondo dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne, poiché mentre negli Stati Uniti continuò a celebrarsi l’ultima domenica di febbraio, in diversi paesi europei furono scelte altre date che spaziavano dal 18 marzo al 1 maggio, in corrispondenza con altre feste nazionali ma nessuna giornata comune fu istituita.

Un secolo fa

Con lo scoppio della prima guerra mondiale, che avvenne nel 1914, le celebrazioni nei paesi belligeranti furono interrotte del tutto.Fino a che un giorno, il 23 febbraio secondo il calendario giuliano allora in vigore in Russia, a San Pietroburgo, le donne in una manifestazione marciarono sulla capitale per rivendicare la fine della guerra.
I cosacchi inviati a reprimere la protesta non poterono fare niente e questo incoraggiò le successive sollevazioni che portarono in seguito al crollo dello zarismo, era esattamente un secolo fa, l’8 marzo 1917, data rimasta nella storia come l’inizio della Rivoluzione russa di febbraio.
Questa data aveva avuto un ruolo attivo nelle lotte sociali e nel rovesciamento dello zarismo. La “Giornata internazionale dell’operaia” venne definitivamente fissata per l’ 8 marzo.

In Italia

Nel nostro paese, la Giornata internazionale della donna fu tenuta per la prima volta nel 1922 su iniziativa del Partito comunista d’Italia. Successivamente alla fine della seconda guerra mondiale, l’otto marzo 1946 l’Italia vide la prima comparsa del simbolo della festa della donna, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo.
Nel 1959 Luisa Balboni, Giuseppina Palumbo e Giulia Nenni, senatrici, presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della donna una festa nazionale, ma l’iniziativa non fu approvata. Il clima politico migliorò negli anni settanta con l’apparizione del movimento femminista.

Ricordare

La Giornata internazionale della donna è stata istituita per ricordare le conquiste sociali politiche ed economiche delle donne, ma anche le discriminazioni e le violenze che esse hanno sempre subito e che continuano a subire anche in questo momento, in molti luoghi nel mondo. Questa celebrazione sottolinea l’importanza e la necessità del pieno raggiungimento dei diritti delle donne, che è in corso ancora nel 2017, dove uno dei temi ricorrenti è il femminicidio.
Certo molte cose sono cambiate in un secolo, dal 1917 a oggi, ma se c’è una cosa che non deve cambiare o fermarsi è la lotta delle donne per la parità di genere, che è solamente iniziata in quella gelida mattina dell’inverno russo, quando quelle donne avrebbero potuto starsene a casa, al caldo, ma non l’hanno fatto, perché dovevano dire la loro.