DENISE PIPITONE/Sapremo mai la verità?

Nei giorni scorsi la storia di Denise Pipitone è tornata ad essere attuale dopo diciassette anni dalla sua scomparsa. La bimba è sparita il 1 settembre 2004 dal cortile di casa sua a Mazara del Vallo, aveva solo quattro anni, e di lei si sono improvvisamente perse le tracce, ma la sua mamma, Piera Maggio, non ha mai perso la speranza e in tutti questi anni non ha mai smesso di cercarla.

Nei giorni scorsi una giovane ragazza russa, Olesya Rostova, è comparsa in un programma russo simile a “Chi la visto” e, in lacrime, ha dichiarato di essere in cerca della sua famiglia d’origine, davanti alle telecamere ha raccontato di avere vent’anni, di essere stata rapita da piccola e di essere stata ritrovata a Mosca in un campo Rom dalla polizia, con sé non aveva nessun documento,sostiene di non conoscere il suo vero nome e nemmeno il giorno della sua nascita.

La polizia l’ha accompagnata in un orfanotrofio e lì è cresciuta prima di essere stata adottata da una famiglia.  La puntata di quella trasmissione è stata vista da una signora russa che lavora in Italia e subito ha notato una forte somiglianza tra Olesya e la mamma di Denise.

Le immagini in effetti sono molto suggestive, alcune caratteristiche fisiche delle due donne sembrano combaciare, anche l’età e la storia della ragazza sono punti in comune tra i due casi. La ragazza affermava di voler conoscere la verità e di voler incontrare la sua mamma, l’unico modo per appurare la verità è il test del Dna al quale la famiglia di Denise non esita a sottoporsi, sempre però rimanendo con i piedi per terra, in questi lunghi anni infatti sono state molte le segnalazioni non andate a buon fine. 

Purtroppo però, in questa storia già molto triste, è entrato in gioco anche il meccanismo della spettacolarizzazione del dolore, l’emittente televisiva russa che si è occupata del caso ha infatti gestito tutto ciò come se fosse un reality show, avrebbero voluto infatti che Piera Maggio prendesse parte di persona alla trasmissione, e solo lì, a favore di telecamere, sarebbe stata aperta una busta contenente il responso, insieme a lei ci sarebbero state altre sette donne che a loro volta hanno perso le tracce  delle loro bambine.

La mamma di Denise si è rifiutata di partecipare a questa “lotteria” e ha cominciato a dubitare della serietà del programma che, senza nessun ritegno, ha calpestato i sentimenti di una madre che cerca disperatamente sua figlia da molti anni.. Durante la diretta del programma, collegato dall’Italia, c’era l’avvocato dei familiari di Denise, che è riuscito ad ottenere in privato i risultati degli esami che, purtroppo, hanno cancellato le speranze.

L’ignobile spettacolo è però proseguito, e una ad una, tutte le donne presenti in studio, che Olesya chiamava “mammina”, si sono sentite rispondere che no, non era lei la figlia scomparsa.

A questo punto il dubbio è lecito, questa giovane ragazza, che in passato ha preso parte ad un reality show russo, probabilmente era solo in cerca di visibilità e per ottenere ciò non ha esitato a calpestare i sentimenti di molte mamme disperate.