Ema Pesciolino Rosso, adolescenti e droga

A cura della redazione Daily Life

– Gianpietro ha perso suo figlio nel 2013, morto a causa dell’assunzione di una pasticca. L’uomo però, lottando con tutte le sue forze contro il proprio dolore, è riuscito a trovare uno scopo, un’áncora a cui aggrapparsi per continuare a vivere: salvare le vite di altri ragazzi. Otto giorni dopo la morte del figlio, ha incominciato a girare per le scuole d’Italia per raccontare la storia di Emanuele, affinché la tragedia ed il suo dolore possano essere d’aiuto ad una gioventù che sembra essere curiosa di scoprire i propri limiti.

EMA PESCIOLINO ROSSO

Grazie alla fondazione Ema Pesciolino Rosso, Gianpietro aiuta migliaia di ragazzi affinché non vengano risucchiati nel cieco vortice della droga, stimolandoli a cercare un sogno dentro di loro e a prepararsi a viverlo. Il dolore lancinante ha trasformato Gianpietro in un papà per tutti gli studenti che incontra: é il dolore incontra l’amore quando i ragazzi lo ringraziano, riconoscenti di aver salvato loro la vita.

IL NOSTRO INVITO

É nostro obbiettivo quello di sensibilizzare i ragazzi a questo problema. A tal proposito, questo articolo potrebbe non essere sufficiente, e per il tipo di pubblico a cui ci rivolgiamo e per il mezzo di cui usufruiamo.
Certi insegnamenti, per essere davvero costruttivi, hanno bisogno di essere compresi fino al midollo, diventando così un qualcosa che sentiamo appartenerci.
E le parole, per incidere il loro significato nei cuori delle persone, necessitano di essere pronunciate da una voce che a sua volta già le ha fatte proprie.

É per questo che vorremmo invitare la fondazione Ema Pesciolino Rosso a tenere un incontro con noi ragazzi di Sharing.School e con gli studenti del Liceo Davigo di Rapallo. Sarebbe per noi un grande onore, ma soprattutto una grandissima opportunità per diffondere il messaggio per cui tanto vi state prodigando, potervi ospitare presso la nostra struttura.