Guerra in Siria: dall’attacco chimico alla risposta di Trump

di Valentino

– Negli ultimi giorni si è sentito parlare molto di ciò che è accaduto in Siria: il presidente Bashar al-Assad ha utilizzato ancora una volta armi chimiche, considerate illegali dall’ONU, contro i ribelli a Dhouma, causando 70 morti e oltre 500 vittime di intossicazione.


 Lo scenario 

Asad è solito utilizzare armi chimiche contro i ribelli. Basti pensare che, circa un mese fa, aveva bombardato chimicamente Afrin, città siriana abitata prevalentemente dai Curdi, vicino al confine turco. Anche se il sedicente stato islamico pare ormai defunto, la guerra in Siria procede senza sosta, ed una pace risulta assai lontana.

Il punto di vista internazionale

Oltre a tutti i problemi che affliggono il paese, a complicare ancora di più la situazione sono gli stati internazionali che, a volte, entrano in rivalità a causa di posizioni differenti. La Russia, per esempio, appoggia il regime di Asad, mentre gli Stati Uniti e l’UE appoggiano i ribelli.
Attualmente la Russia non ha condannato le armi chimiche usate dal governo, ma gli Stati Uniti e la Francia hanno minacciato ritorsioni. Nelle ultime ore, è stata scioccante la reazione del presidente Trump, che avrebbe dichiarato che “la Siria deve stare attenta, perché entro 72 ore arrivano i missili dall’America”.
Queste parole risuonano come una delle numerose minaccie americane, ma va ricordato che lo stesso Trump ha precedentemente lanciato circa cinquanta missili contro una base siriana da dove era partito l’attacco. Tuttavia, ciò che emerge é la rivalità fra USA e Russia, e se gli USA dovessero bombardare una base russa, si rischiano dure coneguenze. Se i rapporti fra i due stati sono problematici a causa del Russiagate, la questione siriana non fa che complicare le cose.

Cosa succederà ora?

Attualmente bisogna aspettarsi un duro attacco da parte degli Stati Uniti. Un’incognita importante è la reazione russa di fronte ai missili, poiché essi non resterebbero di certo a guardare. La situazione russa è molto complicata: essa è una guerra che va avanti da 7 anni e sembra andare via via peggiorando. Ma la domanda che viene spontaneo porsi è : se gli USA e la Russia non fossero intervenuti la guerra si sarebbe protratta così a lungo? E soprattutto, sarebbe stata così dannosa?