I fantasmi di Fukushima

image

di Chiara Motta

– Fukushima, 11 marzo 2011. Un forte terremoto di grado 9 sulla scala Richter fa tremare le profondità dell’oceano Pacifico.


Poco dopo, enormi onde anomale si abbattono sulla costa del Giappone, devastando tutto ciò che incontrano. La centrale atomica di Fukushima resta gravemente danneggiata ed i tentativi di arginare la diffusione di acqua radioattiva sono pressochè inutili. Ma qual è la situazione a distanza di 5 anni dalla catastrofe? Ancora oggi quasi tutti i robot inviati sul posto vanno in tilt a causa dell’altissimo livello di radiazioni, rendendo impossibile una soluzione definitiva al problema. I danni sono incalcolabili: numerose specie sono state decimate, i livelli di inquinamento da cesio-137 (un sottoprodotto della fissione nucleare) sono allarmanti ed i problemi non interessano solamente il Paese del Sol Levante: anche sulle coste hawaiane, statunitensi e canadesi è stato registrato un impressionante aumento della mortalità sia di leoni marini, sia di molte specie di pesci e plancton. L’inquinamento sembra addirittura destinato a peggiorare: molti studiosi considerano, per gli effetti a lungo termine, il disastro di Fukushima peggiore della catastrofe del 1986 di Chernobyl. I dirigenti della società che gestiva la centrale sono stati formalmente incriminati: nonostante sapessero dell’inadeguatezza dei sistemi di emergenza non hanno provveduto a mettere in sicurezza la struttura. Ci vorranno decenni prima che tutta la zona possa essere definita “pulita”. È chiaro che il dramma non riguarda solo il Giappone, ma il mondo intero: tutti dobbiamo fare i conti con un disastro nucleare che continua e continuerà ad avvelenare la nostra casa, il nostro pianeta, ancora per molti anni.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *