Il bisogno di sentire che “tu ci sei”

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della Redazione

Non è stato solo venerdì. E neppure sabato. Sono giorni, forse anche settimane, che le persone ricominciano a cercarsi, a telefonarsi, a farsi gli auguri, a voler stare insieme. Oltre il lavoro, oltre la scuola, oltre il solito tempo, oltre i soliti orari. Ma perché la gente a Natale ci tiene così tanto a vedersi, a fare gli auguri, a incontrarsi? Che cosa cerchiamo in questi giorni misteriosi di fine dicembre? Una ricerca dell’Università di Torino afferma che ben il 35% dei Cinesi in Italia – pur non essendo cristiano – festeggia il Natale. Siamo tutti così diversi, così agli antipodi, eppure tutti così desiderosi, implicitamente, di festeggiare davvero il Natale. Dietro questa festa c’è qualcosa di ancestrale che che ci attrae e ci spinge, c’è un misteriosissimo incontro col nostro bisogno più profondo di sentirci dire una parola e di dirla noi stessi. Natale è la Festa dove tutti possono riacquistare la consapevolezza che l’altro c’è, che tu ci sei, che io ci sono. A Natale interrompiamo tutto per telefonare e per “controllare” che l’altro ci sia, per dire all’altro che noi ci siamo. Vogliamo essere sicuri che il bene c’è, che l’amore e la forza per cui noi lottiamo e lavoriamo tutti i giorni esiste e per raccontare all’altro, col nostro volto, col nostro regalo, con le nostre lacrime, che noi ci siamo. La verità é che noi abbiamo bisogno del Natale, abbiamo bisogno di un momento in cui ritoccare con mano che la vita non è una fregatura e che qualcosa – o qualcuno – davvero mi aspetta. Noi non siamo fatti per il nulla e non vogliamo vivere nel nulla. Aspettiamo qualcosa, desideriamo qualcuno – il calore di un bacio, di un abbraccio, di un “ciao” – che ci racconti ancora che tutto ha un senso, che tutto ha un fine, che tutto ha uno scopo. E che, pertanto, non siamo soli. Sembra poco. Eppure far sapere all’altro che gli vogliamo bene e sentirci voluti bene dagli altri per il nostro cuore è tutto. Cinese, Italiano, Indiano o Messicano che sia, è questo che il nostro cuore vuole. È questo quello che gli uomini continuano a chiamare Natale, la festa di uno che – nel buio delle nostre notti – ha detto semplicemente “Ci sono”.

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