Immigrazione/È lui un terrorista o sei tu un razzista?

di Valentino Ferrari
– Dopo 90 lunghi giorni di una crisi politica che sembrava dover portare a nuove elezioni, i due leader dei partiti che hanno vinto le elezioni si sono accordati, riuscendo così a formare un governo. Negli ultimi giorni, il governo ha incassato la fiducia del Senato e della Camera. Uno degli importanti argomenti della discussione del governo e del contratto siglato dalle due forze politiche è proprio l’immigrazione.

A Matteo Salvini è stato assegnato il ministero dell’interno. Salvini è noto proprio per le sue idee anti-immigrazione, per i piani di espulsione e per lo stop agli sbarchi.
L’immigrazione è un fenomeno che non è nuovo, ma che esisteva già dai tempi dei Romani, con le migrazioni Germaniche, poi con le grandi migrazioni del 1800-1900 dall’Europa al nuovo continente, e infine quelle attuali che partono da paesi poveri, in Africa, in Asia o in Europa Orientale, e che arrivano nell’Europa Occidentale. Nel 2015, una crisi migratoria e, soprattutto, crisi di gestione dell’immigrazione, ha portato molti paesi europei a sospendere la convenzione di Schengen, chiudendo così le frontiere.
Salvini come ministro degli interni, è una scelta che condividi?
Come di nostro solito, noi di FridayFever abbiamo pensato di fare un sondaggio per vedere cosa ne pensa la gente riguardo al fenomeno dell’immigrazione. Questi sondaggi rivelano che più del 64% dei votanti condivide la scelta di mettere Salvini al Viminale, tuttavia il 35% ritiene che l’Italia non debba chiudere le frontiere. Maggioranza schiacciante del no (71%), alla domanda: “Sei d’accordo con la posizione dell’Europa circa l’immigrazione?”. Abbiamo anche chiesto alla gente se sa da dove vengono i migranti, ed essi si sono sbizzarriti: molti hanno risposto Maghreb, alcuni Siria, Iraq, Nigeria, Centrafrica, Romania. In realtà, secondo l’UNHCR, la maggior parte dei migranti proviene da paesi dell’Africa Subsahariana, i quali rischiano la vita attraversando il deserto per arrivare da noi.
A te che leggi
Ora, parlo con te, lettore, che hai letto questo articolo e ti sei fatto un’idea di com’è questo fenomeno dell’immigrazione e il lavoro che dovrà affrontare il neo ministro Salvini. Supponiamo che tu abiti in Nigeria. Sei senza documenti. Non hai nulla, se non le tue gambe per poter camminare. Inizi ad andare verso nord. Arrivi alla frontiera col Niger. Ci sono le guardie da cui non devi farti vedere. Se no sei morto. Ma tu riesci a passare. Tiri un sospiro di sollievo e continui a camminare. Ti addentri nel caldo deserto. Nel frattempo rischi la vita un’altra volta perché entri in Libia. Potresti essere beccato dai ribelli Tuareg del deserto. Quindi rischi ancora. Poi giungi in mezzo al deserto. Hai sete. Non c’è nulla da bere. Tu usi tutte le tue energie per arrivare sulle coste. Sei stanco morto. Ora devi pagare uno scafista per arrivare in Italia. Parti con una nave dove ci sono altre 300 persone come te, che hanno la tua stessa storia. Arrivi in Italia. Arrivi a Lampedusa. Vai al centro di accoglienza. Ma hanno capito che sei un clandestino. E allora ti rimpatriano.
Questa non è la storia di un clandestino, ma è la storia di tutti i clandestini che Salvini vuole rimpatriare. Ma se tu scappi da un paese, magari non è in guerra, ma sei povero. La vita è in guerra con la morte. Quelli sono rifugiati. Perché sono in guerra.
L’intento di questo articolo è far riflettere. Non tanto informarvi, ma farvi riflettere. Perché voi dite che i clandestini sono criminali, voi vedete un uomo di colore e già pensate che sia un ladro, un criminale, un terrorista che ci vuole far saltare in aria. Ma la sua storia non è la prima cosa che vi viene in mente. Voi ve ne fregate. Potrebbe aver sofferto molto, potrebbe essere stato fucilato, ma tanto per voi rimane un terrorista. Ma nessuno sa che molti di loro si radicalizzano proprio perché la gente grida loro “terrorista”! Sono persone, non animali. Sono persone come noi. Sono persone come Matteo Salvini. Incredibili i progressi che si stanno avendo in certi ambienti, ma é altrettando incredibile il regresso che stiamo vivendo su argomenti cosí delicati.
Sondaggio e grafico di Samuele Roma.
Per oggi è tutto da noi di FridayFever, se sei interessato ai nostri articoli leggi a proposito dell’Interrail, delle adozioni omosessuali e della cannabis.
A presto FridayFever.
p.s. Non mancate alla finale della terza edizione di Sharing al Teatro Sociale di Camogli il 10 Giugno!