Se la nostra vita oggi passa da Berlino

di Carlotta Desirello –

Oggi il mondo piange per Berlino, piange per le famiglie delle dodici vittime e per quelle che pregano che i loro cari feriti riescano a sopravvivere. Non è, purtroppo, la prima tragedia a cui dobbiamo assistere in questo periodo, ma tutte le volte ci si pone sempre la stessa domanda: com’è possibile? Com’è possibile che degli uomini uccidano dei loro simili senza esitare e senza morire dentro? Com’è possibile che una persona, anche sfruttando una mente organizzatrice dietro, possa riuscire a creare una terribile strage? Com’è possibile che non si riesca a prevenirla e fermarla? Queste sono le questioni che ci poniamo e, ogni volta che avviene un fatto simile, ci sentiamo sempre più impotenti di fronte a un mondo pieno di ingiustizie, tanto da rischiare di perdere la speranza. È proprio questo ciò che vogliono i terroristi ed è questo che non dobbiamo fare. Forse non riusciremo mai a risolvere i problemi del mondo, ma non dobbiamo mai smettere di crederci. Da oggi dobbiamo portare con noi anche le dodici vite che si sono spente e rendergli giustizia non sprecando le nostre.

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