La vita per uno scatto

Di Camilla Poli

– Un’ ennesima morte a cui un ragazzino è terribilmente andato incontro ha caratterizzato un piccolo paesino calabrese, Petrizzi. Scattare un selfie con un treno alle spalle sembrava un “atto da giganti”, una dimostrazione di coraggio sgretolata contro l’acciaio di un treno.

Pronto il selfie al prossimo treno in arrivo

Ieri alle 17.30 circa e nei pressi della stazione Soverato, in Calabria, tre ragazzini di 13 anni hanno sfidato la morte con un cellulare in mano, aspettando l’arrivo di un treno per scattare un selfie. Si trattava probabilmente di una gara a chi scattasse la foto migliore, capace di imbrividire il pubblico dei social.

La morte del giovane

Il ragazzo di soli 13 anni si trovava con due amici anche loro nati nel 2003 su un noto ponte di ferro, in attesa del mostro che avrebbe sconvolto per sempre la loro vita.
L’incidente ha compreso un tratto ferroviario in aperta campagna, priva di illuminazione, panorama magnifico diventato sfondo di una tragedia indelebile. Infatti il ragazzo, in procinto di scattare la foto e non accorgendosi dell’incredibile velocità del mezzo (un intercity Taranto-Reggio Calabria), è stato travolto su i binari ed in qualche secondo il suo corpo è sbalzato a decine di metri dal punto dell’impatto.

Gli amici ed il macchinista del treno: uno shock devastante

I due amici a seguito dell’incidente si sono dileguati, sconvolti dall’accaduto e da una tragedia che poteva vedere loro come i protagonisti, non l’amico.
Il macchinista del treno, lacrimante, ha spiegato gli inutili tentativi di fermare il mezzo, il cui acciaio è stato sporcato dal sangue di un giovane ragazzo con un’intera vita davanti. L’ uomo afferma di essersi accorto della presenza di altri due ragazzi di cui si è persa la traccia all’arrivo dei soccorsi.
I due, tornati a casa in preda allo shock, sono stati poi accompagnati dagli investigatori.

Perché cercare la morte per dimostrare di essere qualcuno?

Una vita scomparsa per la voglia di mostrarsi forti, coraggiosi, con la soddisfazione di sentirsi dire “io non ne sarei mai stato capace”.
La vita non si vive per dimostrare qualcosa, non si rischia per dimostrare di avere coraggio. Il coraggio si conquista nel superamento degli ostacoli che la vita mette davanti ad ogni persona e non sui gelidi binari di una stazione. È stata la morte a vincere questa volta, contro il coraggio e l’aspettativa di diventare qualcuno.

 

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