La vittima quindicenne liberata dal suo carnefice!

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di Elisa Bazzurro

– Ce l’ha fatta. Ieri una ragazza giapponese di quindici anni, scomparsa da due, è riuscita a fuggire dall’appartamento in cui era rinchiusa.

L’ultima volta che la giovane era stata vista era il 10 marzo 2014. Secondo le autorità l’uomo è riuscito a ingannarla dicendole di essere l’avvocato per il divorzio dei suoi genitori. Sotto questa veste l’uomo è riuscito a farla salire in macchina, ma a quel punto la trappola era scattata, quindi la ragazza è stata costretta a scrivere una lettera nella quale scriveva di essere scappata di casa e di non voler essere cercata. Durante questi anni se ne erano perse le tracce fino a ieri, giorno in cui la giovane ha finalmente respirato aria di libertà.
Secondo quello che ha raccontato la ragazza, la possibilità di scappare da quell’inferno le sarebbe stata data proprio dal suo sequestratore, che avendo dimenticato di chiudere la porta a chiave, le ha involontariamente dato una via di fuga. Fuori da quell’appartamento, la ragazza ha chiamato la famiglia, che le ha suggerito di chiamare la polizia, che l’ha trovata in una stazione della metropolitana non lontano da dove era rinchiusa.
Nel frattempo la polizia è riuscita ad arrestare Kabu Terauchi, il sequestratore ventitreenne della ragazza. Terauchi è stato ritrovato a 130 chilometri da Tokyo mentre vagava per la strada coperto di sangue a causa di una ferita al collo che si era autoinflitto con un taglierino.
Nonostante ciò, il fatto più particolare è che l’uomo, durante questi due anni, si è laureato in ingegneria e stava per cominciare a lavorare. Dunque, visto dalle persone, che non sapevano che in realtà nascondeva una quindicenne in un appartamento, sembrava completamente normale.
In effetti è davvero impressionante che chiunque abbia il potere di commettere qualsiasi tipo di atrocità sulle altre persone; in fondo, come ha provato a dimostrare Kabu Terauchi, “basta” riuscire a mantenere un piccolo segreto.

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