L’attentato dell’Isis a Londra/Le parole di Oriana Fallaci, Cassandra dei nostri tempi

di Jennifer Simonetti

– Oriana Fallaci  é stata una scrittrice, giornalista e attivista italiana. Partecipò da giovane alla Resistenza italiana e fu la prima  donna ad andare al fronte come inviata speciale. Negli ultimi anni della sua vita discussero a proposito della sua dura posizione contro l’Islam. 

Ha sempre voluto essere una scrittrice?
Si, ho sempre pensato di fare la scrittrice. Quando ero bambina, concepivo nessun altro mestiere che non fosse quello di scrittore. Ho sempre sentito di essere una scrittrice, nonostante i discorsi che facevano in casa riguardo la difficoltà di guadagno.
Lei fu l’unica giornalista italiana inviata in Vietnam, che cosa caratterizzò questa guerra?
Durante quei otto anni in Vietnam credo che quella guerra fu strana perché sembrava una guerra di cui si sapeva molto ma in realtà non si sapeva nulla. La gente aveva l’illusione di sapere grazie alla televisione che riprendeva istanti  scelti della guerra.
Lei è nota per le sue interviste …
Si è vero, in molti paragonano le mie interviste ad un vero e proprio interrogatorio, semplicemente studio e preparo le mie domande: per essere una buona intervista deve infilarsi, affondarsi, nel cuore dell’intervistato.
Il nemico é in casa?
Certamente, non è affatto una minoranza e ce l’abbiamo in casa. É un nemico che a colpo d’occhio non lo sembra, senza barba, vestito all’occidentale, perfettamente inserito nel nostro sistema sociale. É un nemico che trattiamo da amico che tuttavia ci odia e ci disprezza. 
Oggi, 22 Marzo 2017, davanti al Parlamento di Londra un’auto ha travolto una folla per poi schiantarsi contro il cancello della camera dei Comuni. Dopodiché l’autista è riuscito ad accoltellare un poliziotto prima di essere ucciso dalle guardie di sicurezza.
Noi ragazzi di Sharing abbiamo immaginato di chiedere ad Oriana Fallaci un suo parere sull’attentato di Londra …

“Non è vero che la verità sta nel mezzo, spesso sta da una parte sola.”

Sull’Islam la Fallaci ha cercato a modo suo di svegliare l’Occidente, con coraggio e anche con brutale incisività. Molti dei suoi scritti ci confermano quante scomode e urtanti verità ci fossero nelle sue parole riguardo l’Islam.
“Illudersi che esista un Islam buono e un Islam cattivo ossia non capire che esiste un Islam e basta, che tutto l’Islam è uno stagno e che di questo passo finiamo con l’affogar dentro lo stagno, è contro Ragione. Non difendere il proprio territorio, la propria casa, i propri figli, la propria dignità, la propria essenza, è contro Ragione. Accettare passivamente le sciocche o ciniche menzogne che ci vengono somministrate come l’arsenico nella minestra è contro Ragione. Assuefarsi, rassegnarsi, arrendersi per viltà o per pigrizia è contro Ragione. Morire di sete e di solitudine in un deserto sul quale il Sole di Allah brilla al posto del Sol dell’Avvenir è contro Ragione. E contro Ragione anche sperare che l’incendio si spenga da sé grazie a un temporale o a un miracolo della Madonna”.
A distanza di dieci lunghi anni é possibile riscontrare la verità nelle cruente parole di Oriana. Ogni attentato ricorda ogni volta quanto siamo vulnerabili, quanto sia possibile spiazzare un’intera società spaventandola e rendendola incapace di reagire.
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