Napoli/Maestra picchiata

di Alessia Cencioni

Sempre più frequentemente veniamo a conoscenza di casi di violenza che vedono protagonisti i ragazzi, gli insegnanti e purtroppo anche gli stessi genitori

 

IL FATTO
L’ultimo episodio è avvenuto pochi giorni fa davanti a una scuola materna a Fuorigrotta,  una cittadina in provincia di Napoli.
La maestra è stata aggredita dalla madre di un alunno con l’accusa di aver trattato suo figlio in modo troppo duro, lasciandogli un livido sul braccio in seguito ad uno strattonamento.
L’ insegnante ha subito un trauma cranico così forte da perdere i sensi ed essere ricoverata in ospedale.
Fortunatamente il 18 maggio è stata dimessa senza riportare gravi danni.

LE PAROLE DEL PRESIDE
Dopo l’accaduto, il preside Dino Sangiorgio racconta di come egli abbia creduto che la questione potesse essere già risolta, in seguito ad una  convocazione della docente e dei genitori per un colloquio chiarificatore.
Secondo il preside la scuola ha perso ogni autorevolezza a causa di una società malata che ha evidentemente dimenticato i valori legati all’istituzione e non dimostra alcun rispetto.

Questa aggressione, fatto in sé già grave, ha sicuramente portato maggior danno in quanto si è svolta davanti agli occhi dei bambini.

Spesso capita che i genitori pretendano da parte delle istituzioni scolastiche e sportive un’immediata gratificazione del proprio figlio e, nel caso del fallimento, – che sia un brutto voto o un rimprovero da parte del professore/allenatore – la responsabilità viene attribuita direttamente all’educatore.
Non sempre sono i figli a non riuscire a superare un piccolo fallimento o una critica, ma spesso sono le stesse mamme e papà a non accettarlo.

NON TUTTI ODIANO LA SCUOLA
È cronaca recente la storia dei ragazzi di quinta superiore dell’Istituto Cesaro di Torre Annunziata (Napoli), che hanno salvato la propria professoressa invalida.
Da un paio di giorni non si presentava a scuola e non era reperibile, così i suoi studenti, preoccupati, hanno deciso di agire da soli.
Tutti assieme sono andati nel paesino di residenza dell’insegnante, a 20 km di distanza dalla scuola, e hanno iniziato a chiedere agli altri cittadini, come dei veri investigatori, dove abitasse la loro professoressa.
Dopo alcune ricerche hanno identificato l’ abitazione e grazie ai carabinieri, che hanno sfondato la porta, hanno trovato la loro insegnante, svenuta, per poi chiamare i soccorsi.

Queste due storie fanno riflettere e troviamo appropriata la citazione del noto scrittore e conduttore Massimo Gramellini: “Non tutti gli studenti sono dei bulli e odiano i professori, indipendentemente dalle condizioni e dai quartieri da cui provengono.”