I Newyorkesi non hanno paura, il terrorismo ha perso!

di Alice

– Torna il terrore a New York, a poche decine di metri dal World Trade Center, il “Ground Zero” dell’ 11 Settembre 2001. Erano le 15.05 di martedì 31 ottobre  (le 21.05 in Italia), quando il killer ventinovenne, Sayfullo Saipov, di origine uzbeche, ha imboccato a bordo di un pick-up una delle piste ciclabili più affollate di Manhattan, investendo diversi ciclisti e finendo la sua corsa contro uno scuolabus con a bordo due adulti e due bambini. L’ attentato ha provocato 8 morti e 12 feriti.

Le vittime:

Tra le vite spezzate dal furgone ci sono cinque amici argentini che insieme ad altri quattro ex compagni di scuola avevano scelto la Grande Mela per celebrare una ricorrenza speciale: i trent’anni dal diploma di maturità. Erano partiti lasciando a casa mogli e figli e nell’ultima foto, che li ritrae tutti assieme e sorridenti, indossavano una t-shirt bianca con la scritta goliardica “Libre” cioè “Libero”. Un’altra vittima è una giovane mamma belga che stava visitando la città in bici. Le altre due giovani vittime sono americane.

L’identità dell’aggressore:

L’aggressore viveva a Tampa,in Florida, e sarebbe arrivato negli Stati Uniti nel 2010 con un permesso di soggiorno permanente, la Green Card, vinta con il “Diversity Visa Lottery Program” un meccanismo di sorteggio destinato ad alcuni paesi. Il killer, dopo aver seminato morte, è sceso dal pick-up con due pistole in mano: una ad aria compressa e l’altra simile ad un giocattolo; la polizia lo ha neutralizzato ferendolo ad una gamba mentre gridava “Allah Akhbar”. C’è anche un  altro ricercato, Mukhammadzoir Kadirov, anche lui di origini uzbeche, che è sospettato dall’ FBI di aver aiutato Saipov, anche se quest’ ultimo e tutt’ora ritenuto un “lupo solitario”.

Le indagini:

Dalle indagini è emerso che l’uomo pianificava l’azione da quasi un anno: ha scelto Halloween per uccidere di più ed ha agito in nome dell’Isis. Avrebbe preparato l’attacco seguendo le istruzioni diffuse in rete dallo stato islamico. Nel suo computer infatti sono state ritrovate migliaia di immagini e decine di video legati al camuffato. Gli inquirenti lo hanno definito “consumato dall’odio e da un’ideologia distorta” e in ospedale avrebbe chiesto di appendere una bandiera nera, simbolo dell’Isis.

Le parole del presidente:

Il presidente Donald Trump ha immediatamente twittato: ” un altro attacco da parte di una persona malata e folle”. Sempre Trump ha ipotizzato di spedire Saipov a Guantanamo, in quanto “nemico combattente” e poi, in un tweet, ha invocato per lui la pena di morte. Un portavoce della Casa Bianca ha detto che verrà chiesto al Congresso di varare altre misure restrittive in materia di immigrazione e la revisione del sorteggio della Green Card. Il capo dei senatori democratici accusa il presidente di politicizzare una tragedia e il governatore dello Stato di New York lo critica per i suoi post contro gli immigrati. Al momento, nonostante il fatto che questa strage sia solo l’ultima di tante altre che si sono susseguite in America (come la strage di Las Vegas, che ha fatto 60 morti), nessun politico ha ipotizzato misure contro la libera vendita di armi.

Domenica 5 novembre si correrà la famosa maratona di New York che, in seguito all’attentato, sarà blindata, ma gli americani vogliono dimostrare di non aver paura così come hanno fatto la notte di Halloween.