Panama papers: ecco perchè sei coinvolto anche tu!

 


di Chiara Motta

Panama Papers: che cosa sono? Si tratta del leak di circa 12 milioni di file della Mossack Fonseca, uno studio legale colpevole di aver agevolato criminali e mafiosi, ma anche re, presidenti, ministri e politici a riciclare denaro, evadere al fisco e scappare dal braccio della giustizia.

La Mossack Fonseca, inoltre, è coinvolta in alcuni fra i peggiori crimini degli ultimi anni ed addirittura più di 30 suoi clienti sono tenuti d’occhio dal governo americano (e non solo) per traffico di droga, relazioni con le più temibili organizzazioni terroristiche e “stati canaglia” (i cosiddetti “rogue state”, considerati un pericolo per la pace e l’ordine mondiale) come Iran e Corea del Nord. La vicenda è stata denominata da Edward Snowden (ex tecnico della CIA, noto per aver rivelato in passato il contenuto di programmi di sorveglianza di massa del governomitico statunitense) come “Il leak più grosso della storia del data journalism”. Alla luce di tutti gli scandali connessi ed i nomi importanti coinvolti, I Panama Papers sembrano rappresentare un punto critico della storia contemporanea. Ed è questo il motivo per cui devono interessare anche noi.
Fra gli stati coinvolti è presente anche l’Italia: i nomi sono svariati e numerosi, tra i più noti troviamo politici come Montezemolo e Berlusconi, ed anche personaggi del mondo della moda e spettacolo come la D’Urso, Verdone, e lo stilista Valentino. Un’immensa quantità di denaro “rubata” ai fondi pubblici dai politici coinvolti è stata fatta “scomparire”, mentre invece avrebbe dovuto essere usata per l’istruzione, le infrastrutture, la sanità. A furia di mazzette ed evasione fiscale numerosi esponenti della classe politica odierna si sono arricchiti a nostre spese.
È l’ennesimo scandalo di corruzione ed evasione, e a prima vista può non sembrare niente di nuovo. Ma c’è molto di più, ci troviamo davanti ad un crimine di proporzioni globali che, purtroppo, questa volta ci coinvolge direttamente: conoscere i fatti significa diventare consapevoli di ciò che accade davvero nel nostro Stato e, di riflesso, conoscere la storia del nostro Paese: anzi, la nostra storia. Ma come funziona tutto ciò? In che modo i criminali ed i corrotti riescono a farla franca? Semplificando molto la questione, l’iter che avviene è questo: qualcuno, per esempio uomo politico, (molte volte tramite un prestanome) paga la Mossack Fonseca per creare società offshore (attività che esistono solo sulla carta, mentre nella realtà sono solamente costituite da un deposito di grandissime quantità di denaro), di per sé legali. Queste società sono create in posti come Panama o altri “paradisi fiscali”,  luoghi dove non vengono tassate. Se vengono scoperte è difficilissimo collegarle direttamente al politico, perché teoricamente sono di proprietà di qualcun altro, un prestanome, che la Mossack Fonseca ha nominato come proprietario, ma che in realtà non possiede assolutamente nulla. Successivamente vengono inscenati finti accordi finanziari per spostare il capitale: i Panama Papers, infatti, hanno portato alla luce un grandissimo numero di compravendite fraudolente e pagamenti inverosimili. Tale processo viene ripetuto più e più volte, in modo da riuscire a riciclare la maggior quantità possibile di denaro.
Lo scandalo dei Panama Papers è una storia complicata, controversa ed addirittura gli investigatori non sono ancora arrivati ad analizzare nemmeno tutti i documenti. Non è affatto semplice capire davvero il funzionamento e le dirette ripercussioni sulle nostre vite, ma è di fondamentale importanza. È probabilmente, infatti, il primo scandalo mondiale di questo tipo e proporzioni a coinvolgere così tanti Stati e personaggi pubblici: forse, però, in un mondo dove la quantità di notizie ed informazioni che ci bombardano è immensa, questa storia vale davvero il nostro tempo.

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