Politica e Clima: cosa aspettarci da questo 2018?

di Davide

– Il 2017 è stato un anno con moltissimi avvenimenti per tutto il mondo, come ad esempio l’insediamento di Trump alla Casa Bianca, la sconfitta dei populismi in Europa, i moti indipendentisti e le minacce di Kim Jong Un. Cosa ci aspetta quindi nel 2018?

Italia:

Per quanto riguarda il nostro Paese, a marzo si andrà al voto. Secondo quasi tutti i sondaggi si profila una vittoria quasi certa del centrodestra, ma molto probabilmente l’Italia risulterà ingovernabile perché nessuno schieramento non riuscirà a ottenere una maggioranza assoluta. Difficile in questo caso sarà anche formare un governo di larghe intese: la soluzione più semplice sarebbe quindi un governo tecnico, anche se alcuni credono sarebbe meglio tornare al voto.

Stati Uniti:

La situazione è molto incerta per la confederazione: il Presidente Trump ancor oggi è considerato benissimo da molti e male da altri, in particolare modo dopo il “taglio alle tasse”. Sicuramente le riforme che verranno portate a termine saranno quelle sull’immigrazione, sulla sanità e sulla modernizzazione delle infrastrutture. Molti altri fattori fanno però pensare ad un impeachment che potrebbe interrompere il suo mandato.

Est del mondo:

Nel 2018, l’attenzione sarà da spostare in modo particolare in questa zona geografica: in Russia verrá probabilmente rieletto Presidente Vladimir Putin, il quale si ipotizza manterrà le stesse linee diplomatiche e di governo. La Cina continuerà a crescere molto velocemente aumentando sempre più la propria produzione industriale e avrà un ruolo sempre più determinante negli equilibri geopolitici. Per quanto riguarda la Corea del Nord, continuerà ancora il braccio di ferro tra Kim e Trump, ma la situazione molto grave potrebbe far pensare a una destituzione del dittatore nordcoreano.

Clima:

Per quanto concerne il cambiamento climatico, si pensa che nulla migliorerà. Il surriscaldamento porterà a un 2018 con un clima ancora diverso: un aumento sostanziale delle catastrofi naturali e il continuo scioglimento delle calotte polari. Molto difficilmente si tornerà al clima del passato. Perciò oltre a rispettare sempre di più la natura credo si dovrà imparare a convivere con il nuovo assetto climatico.

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