Il presidente canadese Trudeau fra luci ed ombre

di Davide

– Nonostante i buoni risultati dell’economia canadese e le riforme che sono state attuate, il livello di apprezzamento dei canadesi nei confronti primo ministro Justin Trudeau sta calando moltissimo. Basti pensare che l’anno scorso era circa del 65% e ad oggi è solamente del 51%.


Cosa ha causato questo calo?

Tutti i sondaggisti concordano sul fatto che il crollo di Trudeau sia stato causato dalle sue politiche troppo pro-immigrazione e di sinistra agli occhi dei canadesi che l’avevano votato. Inoltre egli, per mantenere una linea ecologista e contro l’inquinamento, ha interrotto la costruzione di un grande gasdotto. Questa manovra ha suscitato l’ira di moltissime persone che avevano sperato nei profitti economici derivati dalla sua costruzione. Per quanto riguarda l’immigrazione, Trudeau ha iniziato a compiere molti rimpatri e ha smesso di accogliere molti migranti, impaurito dal mal consenso di buona parte degli elettori.

In quali zone Trudeau è meno apprezzato?

Trudeau registra un livello di apprezzamento molto basso nelle campagne e nelle piccole città, dove gli elettori sono da sempre molto più conservatori e cattolici, al contrario di quanto avviene nelle grandi città ( Toronto, Montréal, etc.). Proprio da esse, egli raccoglie moltissimi consensi, in particolar modo nelle zone più centrali e quindi più ricche.

La promessa più importante non mantenuta:

Una delle più importanti promesse, che fino ad ora non è stata mantenuta, riguardava l’approvazione di una riforma della legge elettorale che avrebbe consentito di superare il sistema uninominale secco, attualmente in vigore in Canada. La riforma era stata il fulcro della sua campagna elettorale, ma nel 2017 è stato costretto ad annunciare di non aver trovato i numeri in parlamento per attuarla. Ciò ha suscitato una reazione a catena del partito conservatore, che ha subito accusato Trudeau di essere un bugiardo.

Il flop di “Creative Canada”:

La proposta di “Creative Canada” era un altro punto chiave del governo Trudeau. Questa serviva ad attrarre sempre più investitori stranieri all’interno dello stato, in particolare modo nel settore dei nuovi media. Secondo il giornale Economist, il tutto si sarebbe rivelato essere un semplice accordo con Netflix, che ha accettato di pagare 100 milioni di dollari per mandare in onda i programmi canadesi. In molti hanno anche criticato il mancato aiuto alla televisione Canadese e ai giornali, nonostante le promesse del governo.

Come sta gestendo l’economia Trudeau?

Ciò che può far sorridere i canadesi è il fatto che il loro presidente sta gestendo molto bene l’economia, il PIL è aumentato del 4,5% e segna il risultato migliore tra tutti i Paesi del G7. Anche il ritmo di creazione di posti di lavoro è ottimo: si parla di 186 mila nuove occupazioni. Inoltre il settore industriale si è rialzato e 15 dei 20 microsettori hanno registrato dati positivi, in particolar modo quello delle costruzioni.

I rapporti diplomatici:

Considerando che molti temevano che arduamente sarebbero andati d’accordo, vista l’estrema differenza delle posizioni politiche dei due presidenti, anche i rapporti diplomatici tra Trudeau e Trump stanno andando meglio del previsto. Insomma, una non si può dire che Trudeau sia stato sconfitto su tutti i fronti!

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