Putinocentrismo – bene o male?

Di Carlotta Rissetto

– Vladimir Putin viene eletto presidente per la prima volta nel 2000. Ex spia in Germania, in pochi anni riesce a raggiungere le vette più alte della politica russa. Inizia con la riduzione delle autonomie dei paesi dell’ex Unione Sovietica, accentrando tutto il potere a Mosca. Abolisce inoltre l’elezione diretta dei rappresentanti regionali. Putin si contraddistingue dai suoi predecessori per il modo glaciale e potente in cui viene percepito dalla sua patria e dal mondo.

Putin, l’eroe russo

Per gran parte del popolo russo, questo presidente rappresenta l’eroe che ha salvato la nazione dalla terribile crisi economica. Grazie a lui, infatti, ha avuto inizio una forte ripresa (incremento del PIL e aumento degli stipendi). Il suo potere non si esaurisce con il passare del tempo, dando modo al presidente di essere rieletto nel 2008. Il giorno dopo, il suo uomo di fiducia Dimitri Mendelev lo nomina primo ministro poiché, secondo la Costituzione russa, il mandato presidenziale può essere rinnovato una sola volta. Putin mantiene il dialogo con l’occidente, in particolare con i presidenti Bush in America e Berlusconi in Italia.

Il sistema “putinocentrico”

Qualunque consenso o dibattito verte intorno al presidente che è  considerato dal suo popolo come il centro indiscusso della politica. Tutto ciò, con il passare del tempo, ha trasformato Putin in un idolo nel quale la Russia crede moltissimo (89% dei consensi dopo 15 anni). Il presidente, infatti, dichiara pubblicamente di non aver mai avuto torto, poiché Dio lo protegge dal fare errori.

Nemici della Russia? Non ci conviene

L’assassinio di Anna Politkovskaja e dell’ex spia del KGB Alexander Litvinenko, entrambi nemici del presidente e morti in circostanze misteriose, portarono su di lui seri sospetti. Politkovskaja era una giornalista che scriveva molti articoli sulla guerra in Cecenia (causata da Putin), mentre Litvinenko era un uomo londinese che aveva lanciato la sua sfida personale contro Putin e la corruzione dei servizi segreti, per i quali entrambi avevano lavorato.  Anna Politkovskaja e Alexander Litvinenko muoiono nello stesso anno, la prima assassinata e il secondo avvelenato.

Oltre a questa vicenda, il presidente è il centro di molti conflitti attuali nel mondo e della morte di altrettante persone. Il popolo però, non  smette di credere in lui e nelle sue idee che per anni hanno mantenuto stabile la situazione in Russia.