Referendum sulla Costituzione/ Il momento delle responsabilità

– a cura della Redazione
Alla conquista della democrazia


“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”
Così comincia la costituzione, la base della nostra repubblica.
La democrazia: uno dei più grandi diritti che il popolo, con il passare del tempo, sia riuscito a conquistare. Vivere in una nazione libera, nella quale potersi sentire parte del tutto, è qualcosa di incredibilmente appagante. Se però tutti riteniamo il diritto di voto una conquista sudata, perché c’è chi non se ne avvale?

 

 

La costituzione non è un gioco

Molti di noi, negli ultimi anni, hanno cominciato a sottovalutare l’indescrivibile importanza che ha la Costituzione per il nostro paese. Viene presa “sotto gamba”, quasi fosse un semplice elenco di cose da fare. Ciò che in passato aveva acquistato un valore inestimabile ora lo sta perdendo. Non consideriamo né un dovere né un diritto l’andare a votare ad un referendum, in quanto- “Ci andrà qualcun altro”.

 

 

Il cambiamento in mano ai cittadini
Non di rado ci lamentiamo di come l’Italia stia andando “a rotoli”, ma forse è solo perché noi, come cittadini, come parte che costituisce questo paese in ogni suo aspetto, crediamo di non poter modificare la nostra situazione, mentre dovremmo invece partecipare ed impegnarci seriamente in ciò che ci riguarda e ci tocca in prima persona.

 

 

La rivoluzione dell’articolo uno
Quando l’Italia è diventata una repubblica e l’assemblea costituente ha deciso che il primo articolo sarebbe stato quello che concede al popolo la sovranità, non l’ha fatto per caso. Quello che per noi è ora il famosissimo “Articolo uno” è stato, ai tempi, qualcosa di straordinario. Il primo articolo di una lunga serie che decreta l’importanza e non più la sottomissione del popolo.

 

 

Possibilità di cambiare
Ci stiamo avvicinando al referendum “costituzionale” il cui obiettivo principale è non rivoluzionare, ma sicuramente rendere più attuale la realtà dei nostri doveri e dei nostri diritti.

 

 

Niente è dato per scontato
Al giorno d’oggi, quando si parla di diritti, si pensa alla stampa, all’espressione, al pensiero. La possibilità di suffragio viene spesso data per scontata, come se fosse quasi un obbligo forzato presentarsi alle urne. Questa volta dobbiamo dunque dimostrare che ad ognuno dei sessanta milioni di cittadini italiani importa di ciò che accade nel nostro paese. Il 4 dicembre dobbiamo votare e difendere le nostre idee, sia che siano pro sia che siano contro, ovviamente nel rispetto di chi non le condivide.

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