di Camilla P.

Da diversi giorni si è riaperto nel nostro paese il dibattito sulle unioni civili, in particolare sul riconoscimento delle coppie dello stesso sesso. Il 26 al Senato verrà depositata una legge che prevede questo riconoscimento e la possibilità dell’adozione. Abbiamo chiesto a due di noi di commentare questo fatto e di condividere con noi le loro riflessioni.

Il dibattito e il dubbio non riguarda l’amore, passione incontrollabile che caratterizza l’uomo, ma il mondo e modo in cui da sempre viviamo.
Siamo sicuri che la nostra società sia pronta a riconoscere le unioni civili? E di conseguenza a cancellare secoli di storia in cui il matrimonio era considerato (e rispettato) come sacro.
Siamo sicuri che queste eventuali decisioni non portino all’inizio e allo sviluppo di pratiche immorali e innaturali? Su tutte l’utero in affitto, già legale negli Stati Uniti.
Siamo sicuri che far crescere un bambino in una famiglia con due genitori dello stesso sesso non implichi problemi nella sua crescita? E nei rapporti con gli altri?
La nostra società non é sufficientemente matura per un tale cambiamento, soprattutto se imposto da leggi astratte che non rispecchiano (ancora) la nostra mentalità.