USA e armi, quando la paura uccide più del terrorismo

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Gli Stati Uniti hanno il più alto tasso di proprietari di armi al mondo, ciò li rende soggetti alla più elevata media di morti per arma da fuoco, è sconvolgente pensare che le morti per armi da fuoco in America superano di gran lunga le morti per terrorismo! Negli USA una famiglia su tre possiede almeno un fucile, e nonostante il problema sia più che evidente, la loro storia, la loro cultura, la politica e fattori economici continuano a impedire di porre un freno al loro possesso. Sul mercato americano circolano 875 milioni di armi leggere (pistole e fucili semiautomatici), ma chi ne possiede la maggior parte? La gente comune, che ha un lavoro che non necessita di possedere armi. Gli armamenti in mano ai civili sono superiori al numero di armamenti posseduti dalle persone in zone di guerra. Nonostante i continui discorsi del presidente Barack Obama contro le armi, la maggior parte della popolazione ne reclama il possesso “per proteggere i loro figli” non vedendo il vero pericolo; il maggior numero di decessi causati dalle armi consiste difatti in incidenti. Bisogna perciò chiedersi: “Possedendo un’arma tengo al sicuro i miei cari, o ne comprometto la loro incolumità?”. Noi ce lo siamo chiesto e siamo giunti alla conclusione che le armi non portano né pace né sicurezza. È un problema umanitario che dura da troppo tempo e che ha già causato troppo dolore, dobbiamo fermarlo. Come? Rendendoci conto che non si sconfigge la violenza con altra violenza, il fuoco con altro fuoco, ma solamente progredendo come individui, come società, solamente così potremmo essere tranquilli per le persone a cui teniamo.
Rocco

 

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