I volti dello sport/Claudio Ranieri

di Alessandro Torre
– Nella serata di giovedì 23 febbraio il mondo del calcio è stato sconvolto da una notizia clamorosa: Claudio Ranieri esonerato dalla dirigenza del Leicester City a seguito dei deludenti risultati fino ad ora ottenuti. Una decisione che ha sorpreso tutti. Il posto del tecnico romano sembrava quanto di più “intoccabile” ci fosse nel calcio, soprattutto dopo l’impresa incredibile dello scorso anno che ha portato il Leicester ad essere campione d’Inghilterra per la prima volta nella sua storia. Una favola che non ha trovato seguito nella stagione in corso. La squadra è l’opposto della brillante armata dello scorso anno e rischia di retrocedere in Championship, la seconda divisione inglese.

Miracolo Foxes

Nella stagione 2015-16, infatti, Ranieri è arrivato sulla panchina del Leicester con l’obiettivo di mantenere la categoria e rilanciarsi dopo alcune annate a lui avverse. Ottimi risultati sono arrivati sin da subito e, in breve tempo, hanno catapultato le foxes nelle zone alte della classifica a competere con squadre molto più dotate tecnicamente ed economicamente. Ma spesse volte il calcio sa essere meravigliosamente strano e l’alchimia che regnava in quello straordinario gruppo di calciatori ha permesso loro di giungere alla vittoria finale, la prima in 133 anni di storia, probabilmente la più grande impresa mai compiuta nel calcio inglese.

L’esonero

Si pensava che quell’alone di magia potesse salvare la panchina di Ranieri da qualsiasi risultato futuro e ricambiare il suo grandissimo lavoro, rendendolo l’allenatore indiscusso del Leicester, pur sapendo che non sarebbe stato possibile replicare i risultati dell’anno precedente.

Invece non è stato così: 21 punti in 25 partite di campionato(18° posto) ed eliminazione al quinto turno di coppa di lega.
La sconfitta del 22 febbraio a Siviglia per 2-1 in Champions League ha convinto il presidente thailandese Srivaddhanaprabha a prendere una decisione tanto dolorosa quanto rischiosa per dare una scossa all’ambiente e una svolta alla stagione.

Una favola senza lieto fine

Questa decisione è stata contestata praticamente da tutto il mondo, unitosi al tecnico italiano e sconvolto per la facilità con cui è stato licenziato un uomo che ha fatto la storia di un club.

Lunedì sera, nel match contro il Liverpool, vinto poi 3-1, i 32000 sostenitori si sono presentati allo stadio indossando una maschera col volto di Ranieri. L’hanno ringraziato con striscioni in italiano ed in inglese e hanno intonato cori con occhi lucidi e voce tremante.
Resta solo questo: un rammarico per una favola irripetibile e finita troppo presto, un “sogno ormai morto” come detto dallo stesso allenatore.
Ci si chiede dunque quanto valga la parola “riconoscenza” nel calcio ma anche nello sport in generale, dove tutto va ad una velocità troppo elevata per certi valori e sentimenti.

 

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