Nata a Los Angeles nel 1998, Amanda Gorman è una poetessa afroamericana di 22 anni. Fin dall’infanzia le hanno diagnosticato un disturbo dell’elaborazione uditiva: è ipersensibile al suono. Ha anche problemi di articolazione del discorso che le rendono difficile pronunciare alcune parole.

Joan Wicks, sua madre, l’ha cresciuta con molto amore insieme ai suoi  fratelli. Ha una sorella gemella, Gabrielle, e anche lei opera come attivista. Per questi ragazzi l’accesso alle televisione era limitato, perciò Amanda si è dedicata alla lettura e alla scrittura, infatti ha scritto la sua prima poesia a otto anni.

Ha frequentato la New Roads, una scuola privata di Santa Monica, successivamente ha studiato sociologia ad Harvard. Nel 2017 ha vinto il  primo premio al National Youth Poet Laureate e nello stesso anno ha letto le sue poesie su MTV. La Morgan Library & Museum ha acquistato una sua poesia e l’ha esposta vicino ai lavori di Elisabeth Bitshop e ha firmato un contratto con Viking Press per scrivere due libri per bambini.

Un sogno che si avvera per la giovane poetessa leggere una sua poesia alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente. Il suo componimento “The Hill we climb” è un inno alla democrazia che richiama all’unità nazionale e ricorda a tutti i cittadini cosa significhi veramente essere americani. L’intervento di Amanda è stato esplicitamente desiderato dalla first lady Jill Biden-Stevenson e molto apprezzato anche da Barack Obama.

Scalate le classifiche di Amazon, guadagnati milioni di seguaci e raggiunte le scale della Casa Bianca, la ragazza che sogna la presidenza è una vera e propria stella.