CARLO ACUTIS/Quando l’ originale diventa santo
“Tutto nascono originali, molti muoiono fotocopie” una delle più celebri frasi di Carlo Acutis, una tra le più importanti se non la più bella. Papa Francesco ha riconosciuto da pochi giorni la sua santità.
Carlo Acutis è il primo santo millennial. Ha finalmente realizzato il suo sogno di nascere originale e morire nella stessa maniera.
Era il lontano 12 ottobre 2006, quando la morte lo strappò dalla vita. Carlo muore alla giovane età di 15 anni. Mi fa gelare il sangue nelle vene, sapere che la morte è così crudele da rubare la vita a un adolescente come me, come noi.
È una domanda tosta, che però è più che giusto porsi: “Come mai? Come può la vita essere così crudele?”.
Sono domande assillanti, crudeli, ma, permettetemi di dirlo, giuste. È giusto che una persona adolescente si domandi come mai un proprio coetaneo perda la vita. È crudele ma giusto. Una volta lessi in un libro una frase che dice: “la morte non è quando qualcuno se ne va ma quando tu nel frattempo resti”. Credo che crescere voglia dire accettare il significato di questa frase. Quindi di conseguenza accettare le domande a cui noi non possiamo rispondere. Carlo ha dato tanto nella sua, purtroppo troppo breve, vita. Ha lasciato tanti insegnamenti e tante persone continueranno a ispirarsi a lui come modello di vita.
Dopo la sua morte venne subito riconosciuta la sua beatitudine e venne venerato come beato dalla chiesa cattolica. Da pochi giorni il papa ha riconosciuto Carlo come Santo e lo ha proclamato tale. Credo che il suo essere proclamato santo possa essere molto utile per tante persone, soprattutto giovani, che hanno bisogno di qualcuno a cui ispirarsi in questa vita.
Mi piace pensare che Carlo abbia realizzato il suo sogno di morire come originale e non come fotocopia.
Noa Rocca