DALTONISMO/Un perenne stato di ebrezza

Il daltonismo, definito anche come “cecità dei colori”, è un difetto del cromosoma X che comporta un’alterata percezione dei colori.

La cecità dei colori è classificata in totale e in parziale. Quella totale, è molto più rara, è definita “acromatopsia” e chi ne è affetto non riesce a percepire alcun colore. Quella parziale, è molto più comune, è definita discromatopsia e chi ne è affetto è insensibile o parzialmente insensibile ad uno o più colori. 

 

Quanti differenti classificazioni esistono? 

Il daltonismo, o meglio, il daltonismo parziale, si classifica in:  

  • Protanopia: insensibilità, parziale o totale, al colore rosso; 
  • Deuteranopia: insensibilità, parziale o totale, al colore verde; 
  • Tritanopia: insensibilità, parziale o totale, al colore blu. 

 

Oltre ai sintomi fisici 

Ho parlato di tutti i sintomi che effettivamente attanagliano gli occhi e la vista, però esiste, a mio parere, un sintomo di cui nessuno parla, di cui mai si discute, soprattutto di un argomento così di nicchia come questo difetto della vista.  

L’aspetto psicologico, o meglio, il sintomo psicologico.  

A questo proposito vorrei spiegare perché mi sento in costante stato alterato tutto il giorno, ogni giorno della mia vita. 

È da quando sono nato che sono affetto da daltonismo e fin da piccolo ho sempre confuso diversi colori, basti pensare che all’asilo invece di fare un disegno di un omino e colorarlo di rosa lo coloravo di grigio, quindi ormai sono abituato a domande come “ma allora tu che colori non vedi?” oppure frasi come “Dai ma se vedi questo che è rosso non sei daltonico davvero”. Ogni volta è un continuo spiegare, magari sempre alla stessa persona, cosa comporta il mio tipo di daltonismo e quali sono le mie difficoltà.  

 

Perché mi sento sempre alterato 

Di tanto in tanto, mi ritrovo a pensare a come sarebbe il mondo se non avessero inventato gli occhiali da vista, e realizzo che lenti graduate per il daltonismo ancora non sono ben sviluppate; e penso che questa sia una fortuna. Se non fossi daltonico chissà come vedrei il mondo, non ho idea se sia molto più vivace o molto più cupo. Il sapere che vedo in modo diverso da ogni altra persona sulla terra, mi fa sempre sorridere e immaginare che in realtà io non sia daltonico ma sia sotto un costante effetto di una qualche droga che mi altera solamente la percezione dei colori.  vedo tutto diverso, e non mi vergogno di dire dal nulla, nel silenzio: “ma quello di che colore è”.

Tutto ciò mi rasserena e mi permette di vivere molto più allegro e non farmi abbattere troppo dal fatto di essere daltonico, come succede ad alcune mie conoscenze, che proprio non riescono a conviverci.