DNA/Una delle scoperte più importanti del XX secolo

La sensazionale scoperta, che nel 1962 è valsa il premio Nobel per la medicina, è stata annunciata il 28 febbraio 1952 dai ricercatori James Watson e Francis Crick che ne hanno identificato la struttura elicoidale e il meccanismo di replicazione.

Il merito di Watson e Crick è stato quello di scoprirne la struttura ” a doppia elica” : due filamenti di molecole ( nucleotidi) avvolti a spirale.

Sono stati necessari molti anni di lavoro per interpretare il codice genetico e comprendere come l’organismo, dalla semplice alternanza di quattro molecole base, decodifichi le informazioni per sintetizzare tutte le proteine necessarie.

Il DNA ( acido desossiribonucleico), l’acido nucleico contenente tutte le informazioni per sintetizzare tutte le proteine necessarie.

Il DNA (acido desossiribonucleico), l’acido nucleico contenente tutte le informazioni genetiche necessarie alla biosintesi dell’acido ribonucleico (RNA) e delle proteine, è stato isolato per la prima volta dal biochimico svizzero Friedrich Miescher, che, da esperimenti e studi condotti su microorganismi, ne aveva scoperto la presenza nel nucleo delle cellule. Come ormai tutti sappiamo, il DNA è la molecola che trasmette l’informazione genetica da un organismo all’altro e la sua scoperta ha avuto conseguenze importanti sull’intera comunità scientifica, permettendo, per esempio, di scoprire l’origine di alcune patologie e di mettere a punto nuove terapie per curarle. Ereditato per metà dal padre e metà dalla madre, rappresenta un pilastro dell’identificazione personale al pari delle impronte digitali, in quanto ci rende unici e diversi – e non per insensate distinzioni di razza, sesso o religione – anche dalle scimmie, dalle pannocchie e probabilmente anche dagli alieni.

DNA e criminalità:

L’esame del DNA permette di eseguire test di paternità (nei casi di paternità controversa), e anche maternità (DNA mitocondriale); inoltre, può consentire l’identificazione di soggetti scomparsi, di cadaveri sconosciuti (si pensi al caso di disastri aerei o ferroviari) e l’individuazione di criminali attraverso tracce biologiche, come per esempio sangue, liquido seminale e saliva, rinvenute sulle varie scene criminis: per questo ha assunto un ruolo fondamentale anche nel campo delle investigazioni scientifiche. Con la L.85/2009, in base al trattato di Prum, un accordo di cooperazione internazionale delle forze di polizia per il contrasto del crimine organizzato, dell’immigrazione clandestina e del terrorismo, anche in Italia è stata istituita la banca dati del DNA per fini criminalistici: un archivio elettronico che consente la raccolta, la conservazione e il raffronto dei dati genetici (profili del DNA) ottenuti mediante procedure analitiche di laboratorio su tracce forensi a identità ignota e campioni biologici di confronto derivanti da soggetti noti. La ricerca è speranza, e la molecola del DNA un universo ancora da esplorare, una strada proiettata verso un futuro migliore.

 

 

 

DNA/Una delle scoperte più importanti del XX secolo

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