INNOVAZIONI/Dal postcrossing il gusto antico delle lettere

 

Perché non ci si scambiano più lettere? La risposta è ovvia. Con le chat istantanee o le mail siamo abituati a comunicare tutto subito, appena un pensiero ci balza in testa lo digitiamo e lo inviamo, spesso senza nemmeno rileggerlo e infestandolo di emoji e abbreviazioni, intrattenendo un fitto scambio con il destinatario che a volte rischia, su temi delicati, di creare incomprensioni e conflitti. L’ immediatezza e la fretta possono giocarci brutti scherzi.

Il gusto di una lettera

Gli sms sono molto comodi per inviare un certo tipo di comunicazioni, ma per altre vale forse la pena di pensare a come scrivere una lettera affidando alla carta, alla scrittura a mano e ai tempi delle poste il nostro messaggio.

Chi scrive una lettera vuole un momento di riflessione sia per se stesso, mentre la scrive, sia per l’altro, quando la riceve. Se una mail si legge di fretta, per la lettera invece si prende tempo, magari la si tiene per la fine della giornata e la si apre con calma. Scegliendo questo tipo di mezzo quindi, possiamo arrivare a conquistare un certo tipo di attenzione adatta a comunicazioni affettuose e profonde o comunque particolarmente consistenti. Oggi la maggior parte dei giovani usa solo SMS e sono veramente in pochissimi coloro che possiedono una collezione di cartoline o che scambiano lettere con un amico di penna.

Il sapore di un tempo antico

Prima del cellulare ci si spediva lettere tra fidanzati, quando si conosceva qualcuno durante una vacanza o un viaggio: prima di salutarsi, ci si scambiava l’indirizzo e, una volta tornati, ci si scriveva qualche lettera ogni tanto. I figli mandavano lettere alle mamme quando stavano via da casa per fare il servizio militare.

Sicuramente sarebbe ridicolo e fuori discussione sostenere che e-mail, SMS, videochiamate e messaggi che vengono inviati e ricevuti alla velocità della luce con i social network non siano un’innovazione fantastica. In primis per la praticità e l’ immediatezza. Ma vogliamo davvero pensare che sia possibile paragonarli alle lettere?

Il prezzo di una soddisfazione

I messaggi in busta saranno certo più sporadici, meno comodi, più impegnativi e decisamente meno veloci, ma un po’ di fatica, che consideriamo tale solo perché non ci siamo più abituati e perchè abbiamo delle alternative, è decisamente un prezzo piccolo da pagare per la bellezza e il fascino della carta manoscritta. La seccatura per la non immediatezza delle risposte può diventare emozione per l’ attesa, la chiarezza degli impersonali caratteri digitali può essere sostituita dalla personalità della grafia.

Nessuno, probabilmente, sarebbe disposto a rinunciare alla possibilità di prendere in mano il proprio smartphone e recapitare qualsiasi messaggio senza la necessità di condividere al destinatario prescelto. Siamo nati e cresciuti nell’era della comunicazioni veloci e ne cogliamo i benefici, organizziamo uscite con ampio anticipo, comunicando da città diverse, chiamiamo gli amici che vivono oltreoceano  e inviamo la buonanotte ogni sera a persone care.

Postcrossing

Nonostante ciò, non sono pochi coloro che si scambiano lettere o cartoline in modo da non far decadere questa usanza. Molti di questi li troviamo su Postcrossing: un progetto online che consente di inviare cartoline e riceverne altre da persone sconosciute  in tutto il mondo, creato nel 2005 da Paulo Magalhães. Paulo ama ricevere posta e cartoline da amici, familiari o da chiunque nel mondo. Sapeva che più persone condividevano lo stesso interesse ed è così che ha avuto l’idea di creare una piattaforma online per questo motivo e l’ha chiamata Postcrossing.

Il suo obiettivo è connettere le persone in tutto il mondo attraverso cartoline, indipendentemente dal loro paese, età, sesso, razza o credenze, alimentando lo scambio culturale. Ora si pensa solo agli sms e a volte non si ha voglia di scrivere nemmeno quelli… ma tutti, nel profondo siamo d’accordo che non ci sia nulla di più emozionante che ricevere una bella lettera, sentita e sincera, da una persona cara!

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