Più uniti che mai per gli azzurri, forza Italia!
di Claudia Demontis
Una sfida facile, un gioco semplice, un compito pressocchè da scartare: ecco le aspettative riguardanti la partita di mercoledì scorso Italia- Irlanda.
Successivamente i, quasi inaspettati, precedenti successi, siamo scesi sul campo francese ancora in parte pompati da quell’ebrezza di vittoria ancora in circolo nei nostri giocatori. A giocare contro gli avversari, una squadra giovane ha affrontato la furia irlandese. Team formato da giocatori leggermente disorientati dalla scelta del commissario tecnico italiano Antonio Conte: un ampio turnover in cui solo tre titolari -dell’ultima partita (Barzagli, Bonucci, Florenzi ) hanno potuto aiutare a dirigere, insieme a coloro con meno esperienza tra gli azzurri, la nazionale. I commenti riguardanti la partita sono pressoché negativi dato l’esito a favore dell’Irlanda (0-1) soprattutto in vista del fatidico match Italia-Spagna di questa sera.
Alla sconfitta degli azzurri ed alla provvedente partita di lunedì prossimo, il nostro popolo sembra essersi particolarmente riunito intorno ai nostri uomini; senso di compassione e di patriottismo alleggia tra noi, un paese unito da 155 anni pare ritrovare la sua unanimità solamente quando la squadra che lo rappresenta, ed i rispettivi giocatori, provavano difficoltà e smarrimento. Ma, la grande differenza non si trova nel campo bensì fuori da esso; al nostro contrario, il popolo irlandese è riuscito lì dove si potrebbe, forse, trovare una nostra debolezza: essi sono rimasti uniti come nazione a prescindere dalla situazione, che siano gli europei, le olimpiadi o altro. Queste potrebbe risultare una prova del fatto di come le difficoltà ed i numerosi e recenti contrasti abbiano influenzato, e persistano nel farlo, le nostre attitudini peggiorando, fra noi, il mancato senso di comunione e comprensione.