Cos’è Arinox/Lo spiega un dipendente

di Angelica Zarafa

– Durante la mattinata trascorsa all’Arinox di Sestri Levante –  raccontata precedentemente da Alice in “Ritorna l’Alternanza/Arinox stiamo arrivando!” – ho avuto l’opportunità di intervistare un dipendente dell’azienda: Matteo Solari, l’addetto alle vendite. Gli abbiamo posto 3 domande.

Innanzitutto, cos’è Arinox?
Arinox è un’azienda del Gruppo Arvedi nata nel 1989.
Siamo uno dei pochi produttori nel mondo – l’unico in Italia –  di nastri di precisione in acciaio inossidabile (inox) ottenuti tramite la  laminazione a freddo. Ciò ci rende un’eccellenza a livello mondiale.

Che cosa si vede dei giovani guardandoli da quest’azienda? Quali attese? Quali fragilità?
Passione perché è un lavoro duro sia a livello produttivo che amministrativo: si lavora a turni di 8 ore ogni giorno della settimana, inclusi il sabato e la domenica: dalle 6 alle 14, dalle 14 alle 22 e dalle 22 alle 6.
I requisiti necessari per lavorare qui, dunque, sono la massima disponibilità e la volontà, richiesta in qualsiasi settore.
Ogni reparto, ovviamente, ha le sue competenze: mentre nell’ambito commerciale la crescita e l’apprendimento avvengono sul campo, nell’ambito produttivo è necessaria una preparazione tecnica.

Come immagina Arinox tra vent’anni?
Sicuramente ancora funzionante, ma con i dipendenti un po’ più anziani perché nessuno andrà in pensione [ride, NDR].
Dato che ogni 3/4 anni viene lanciato il piano industriale di investimenti, presumo verrano acquistati macchinari innovativi per stare al passo con le nuove tecnologie.
Verranno ridotti ancora di più i costi di produzione per far fronte alla crescita dei nostri concorrenti, principalmente asiatici, i quali hanno un basso valore di manodopera (Asia, Cina, India).

Detto questo, Matteo Solari – e la redazione Sharing – augurano un’esperienza positiva a tutti gli studenti che devono ancora visitare l’azienda.