Ne vale davvero la pena?

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di Lorenzo

Il sogno di ogni ciclista è pedalare senza alcuna fatica e vincere importanti competizioni. Alcuni “atleti”, i più deboli, decidono di doparsi; oggi però i costanti controlli non permettono certe attività illecite, in aggiunta sono emerse le terribili conseguenze che il doping ha sugli atleti. La domanda di molti “ciclisti” vogliosi di vincere e apparire senza faticare è stata: come si può andare più forte senza faticare e senza assumere sostanze illecite? Recentemente la ciclista belga Van Den Driessche ha fornito una risposta alquanto singolare a questa domanda: durante il campionati mondiali di ciclocross, lei e il suo team hanno nascosto nel telaio della bici un motore tanto silenzioso quanto invisibile. L’atleta è stata scoperta grazie alla telecamera termica di un tablet; in sua difesa ha affermato che la bici con cui gareggiava non era di sua proprietà e che, essendo la prima volta che la usava, non era per nulla a conoscenza delle illecite modifiche. Naturalmente le autorità non hanno creduto alla sua dichiarazione e a causa di queste irregolarità la ciclista rischia fino a sei mesi di stop e una muta di 180 mila euro. A questo punto viene da chiedersi se ne valga davvero la pena. Sono ormai cinque anni che si parla di motori nelle bici  e numerosi sono stati i controlli per contrastare questo fenomeno, anche se questo è stato il primo episodio ad essere stato effettivamente documentato. Perchè nel ciclismo bisogna ridursi a tanto? È certamente uno tra gli sport più faticosi del mondo, ma non è anche uno tra i più semplici e ricco di valori? È uno sport che ha il potere di unire persone, città, nazioni. A tutti è capitato di assistere a quel gruppo colorato che sfreccia a velocità impensabili e ogni volta è sempre una festa. Le persone che affollano i bordi delle strade durante una competizione, i bambini che si avvicinano al mondo del ciclismo: queste persone credono in un ciclismo pulito, credono nello sport, credono nel giusto agonismo. Quindi atleti come la  Van Den Driessche, capaci, stimati e con ampie prospettive dovrebbero essere da esempio per noi giovani e finalmente trasmetterci all’unisono un messaggio positivo: si può vincere in modo onesto!

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