Uber, quando un esperimento uccide

di Valentino
-Dopo l’incidente in Arizona, tutti i test delle automobili a guida autonoma sono stati sospesi. Il 19 marzo, una donna di quarantanove anni è stata investita nella città di Tempe, mentre stava tranquillamente percorrendo la solita strada, senza immaginare minimamente che un’auto a guida autonoma l’avrebbe investita
Uber ha sospeso tutti i test
Immediata è stata la reazione del capo di Uber, Dara Khosrowshahi, che ha dichiarato di essere addolorato per la morte della donna, e ha fermato tutti i test delle auto a guida autonoma.
L’ultimo di tanti incidenti
Questo incidente non è l’unico avvenuto a causa di un’auto a guida autonoma, bensì semplicemente l’ultimo di una lunga serie: lo stesso giorno e nello stesso luogo, un anno fa,  una Volvo a guida autonoma si era ribaltata, senza causare morti o feriti. Altre volte è capitato, invece, che l’auto facesse un incidente, o che non frenasse al momento opportuno.
L’intelligenza artificiale supererà mai quella umana? 
Questo tema è da anni oggetto di vari dibattiti. Secondo molti scienziati, se l’evoluzione hi-tech continua di questo passo, nel 2026, anno non molto lontano, l’intelligenza artificiale  supererà quella umana. Per quanto ci possano essere diversi punti di vista sulla faccenda, una domanda sorge spontanea: e se i robot si ribellassero? In questo caso non riusciremmo più a manovrarli, e a quel punto potrebbero diventare pericolosi. È chiaro che il futuro sia l’hi-tech, ma perché dobbiamo spingerci a creare dei robot che arriveranno a essere più intelligenti di noi? La tecnologia deve servire affinché tutti i contribuenti possano giovarne, non per renderla un pericolo. È necessaria, quindi, questa evoluzione così “sovraumana”?

 

 

 

 

Sharetheart, 15/Riflessi