Volti da pallone d’oro. Neymar.
di Lorenzo
– Ogni giorno in Brasile nascono migliaia di bambini, molti di essi hanno una sola cosa in comune: il desiderio di diventare in futuro grandi calciatori e imitare le gesta dei loro idoli; purtroppo solo una piccolissima parte di essi può realizzare il proprio sogno, uno di questi è stato certamente Neymar. Egli rispecchia perfettamente ciò che gli europei pensano riguardo i calciatori brasiliani: amante del calcio fin da piccolo, pratica lo street football, gran giocoliere con il pallone tra i piedi e figlio di un calciatore. Anche moralmente non ha tradito le sue origini sud americane, in quanto non fa solamente parlare di sé per le sue doti calcistiche, ma anche per i brutti avvenimenti che lo vedono protagonista, come la rissa con Carlos Bacca avvenuta in nazionale durante una partita contro la Colombia. E’ stato inoltre criticato numerose volte per il suo atteggiamento in campo, per alcuni egoistico, per altri esibizionistico e non concreto. In molti sostengono che sia un “intruso” tra i candidati al pallone d’oro, ma ne siamo veramente sicuri? A 23 anni è già il detentore di diversi trofei, spiccano la UEFA Champions League conquistata l’anno scorso e la FIFA Confederations Cup vinta con il Brasile durante il 2014, ma ciò non è sicuramente sufficiente per essere candidati a un così importate riconoscimento come appunto è il pallone d’oro, infatti è un giocatore indispensabile segna un goal ogni 110 minuti circa, durante la Champions League non è stato in campo solo 10 minuti dei 1080 totali realizzando sempre i goal negli scontri diretti a partire dai quarti di finale, piazzando ben 51 dribbling (solo Messi ha fatto più di lui) e ha creato 34 occasioni, risultando sotto questo indicatore il migliore in assoluto. Quindi non dovremmo ritenere Neymar come il “terzo incomodo” per la sfida al pallone d’oro, forse quest’anno può sembrare sfavorito, ma sicuramente in futuro avrà tutte le carte in regola per conquistare il titolo di miglior giocatore del mondo.