Web/Accetto: un nostro click che ci toglie la privacy

Di Isabella

– Accetto.
Questa è ormai la parola usata più frequentemente dagli utenti di Internet. Perché dover leggere centinaia di righe piene di parole incomprensibili e scritte in caratteri minuscoli quando, con un solo e veloce click, possiamo accedere a tutto? Ancora una volta ci ritroviamo derubati della privacy che sembra ormai ignorata da tutti, in particolare dalle aziende internazionali.

Cambridge Analytica nasce nel 2013 dall’idea perspicace di un imprenditore statunitense. Questa società è specializzata nel prelevare dati dai social network per poi adattare ogni schermata del nostro PC ai nostri interessi. Analytica cura anche varie campagne elettorali, come quella di Donald Trump e di Barack Obama.

Tutti i dati del mondo racchiusi e gestiti nei database di una società composta dai geni di Cambridge, cosa può esserci di più rassicurante? Eppure proprio fra essi si nasconde colui che ha divulgato i nostri dati a scopi propagandistici.

Nel 2014, un anno dopo la creazione di Cambridge Analytica, uno dei ricercatori dell’azienda ha creato un’applicazione in grado di produrre profili psicologici di precisione basati sui nostri likes e commenti. L’unica cosa che ci viene chiesta per entrare a far parte a questo gioiellino elettronico? I dati di accesso del nostro profilo Facebook. Niente mail nuove o password da creare: tutto diventa più facile con un semplice click. In questo modo 270 mila utenti vengono schedati e con loro gli amici più stretti. Si tratta di milioni di dati che il creatore di “thisisyourdigitallife” ha divulgato a Cambridge Analytica, la quale ha iniziato a utilizzarli per creare campagne elettorali mirate. Solo negli ultimi mesi il popolo del web è venuto a conoscenza di questa truffa. Milioni di persone hanno voluto chiudere i loro profili Facebook per protesta. Il social è finito nel mirino delle vittime, le quali si ritengono derubate di qualcosa a cui hanno acconsentito.

 

È questa la Manipolazione. Una forma di violenza psicologica, di violazione della privacy. Il mondo intero è sottoposto a tutto questo, a causa di un pulsante, di una parola.

Sharetheart, 14/Camogli