PRADA/Moda e comunicazione con i giovani

Il 17 gennaio è stata lanciata la collezione di Prada uomo autunno/inverno 2021 creata dalla collaborazione tra Miuccia Prada e lo stilista belga Raf Simons intitolata ”Possible Feelings” e resa visibile a tutto il mondo grazie ad una live streaming, unico mezzo grazie al quale purtroppo ora si possono vedere le sfilate e che molte aziende di moda stanno utilizzando. Durante la sfilata digitale si passa attraverso varie stanze comunicanti e molto diverse tra loro accompagnati da un’originale colonna sonora elettronica di Plastikman aka Richie Hawtin. Alcune stanze presentano pareti ricoperte di pelliccia sintetica di un colore sgargiante altre invece più vuote riportano la fantasia delle lastre di marmo, facendo così risaltare maggiormente i modelli che camminano a volte su lastre lucide e altre su un prato di pelliccia finta che avvolgendo morbidamente le scarpe sembra quasi far passare i ragazzi sopra una nuvola. (qui il link per la planimetria 3D delle stanze)

Prada FW21 Menswear
Prada Fall/Winter 2021 Menswear

Creata da Rem Koolhaas e AMO l’ambientazione raffigurata non è identificabile né con uno spazio interno né con uno esterno. Come spiegano i due stilisti si è voluto far in modo di creare uno contesto più sensoriale che narrativo puntando a ritrovare una sorta di leggerezza e libertà grazie ad uno spazio astratto denominato ‘non spazio’ nel quale è importante solo l’individuo singolo, in totale contrasto con il pensiero pesante che la società di oggi ci costringe a seguire dove guardiamo con attenzione sempre il luogo in cui ci troviamo, che sia un bar o una casa di amici, criticando aspramente ciò che non ci sembra al nostro stesso livello. Tutto gioca molto sulla tattilità, quell’aspetto della vita quotidiana che ormai ci manca da tanto e questo bisogno di toccare che sentiamo viene rappresentato grazie all’uso dei diversi tessuti.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                Tra pelli e maglie jacquard a motivi geometrici che si combinano con nylon riciclato e abiti eleganti in lana gessati tutto si basa sui contrasti, si alternano capi larghi come lunghi cappotti monopetto e doppiopetto a body interi attillati con fantasie molto particolari indossati sotto ad alcuni completi classici, giocando così sulla stratificazione dei capi e differenti disegni. Per quanto riguarda la palette cromatica si passa da colori tradizionali e neutri ad altri più vividi e inaspettati. E’ molto interessante come diversi dettagli degli abiti riprendano i colori della varie pareti e allo stesso tempo ne contrastino altre.

 

Dopo la presentazione digitale della sfilata è stata data la possibilità ad alcuni ragazzi universitari provenienti da tutte le parti del mondo di avere una conversazione con gli autori della collezione attraverso una videochiamata. Alcuni frequentanti università di filosofia altri di architettura ma tutti con la stessa passione in comune: la moda. Un’iniziativa molto geniale che è stata apprezzata dal publico poiché mostra la diversità della società in cui viviamo. Grazie alle semplici domande fatte dai ragazzi che si avvicinano molto a tutti noi siamo riusciti ad approfondire il significato dietro questa nuova collezione. Il gentile dialogo tra i ragazzi e i due stilisti si è concentrato sopratutto sull’interesse di quest’ultimi per le generazioni future, l’importanza dell’istruzione e la tecnologia.

Fondamentale è l’ambiente architettonico introno alla passerella che mostra le personali emozioni di Miuccia Prada e Raf Simons. Insieme all’abbigliamento hanno comunicato esattamente ciò che volevano far sentire al mondo cercando di dare una mano data l’attuale difficile situazione nella quale ci troviamo, volevano trasmettere quella sensibilità e tatto presente nei vestiti e nelle relazioni di cui oggi purtroppo sentiamo tutti molto l’assenza. (qui il link per l’incontro con i ragazzi)