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LA REALTA'

La Juve cavalca la follia

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Di Emanuele • Il 26 luglio Beppe Marotta ha ufficialmente depositato il contratto di Gonzalo Higuaìn, che così passa alla corte di Max Allegri. La cifra ufficiale della trattativa tra le due società è di ben 90 milioni (“piccolo” sconto sulla clausola rescissoria dell’argentino: 94.7 milioni n.d.r.).

Fino a qualche giorno fa De Laurentiis e gli esponenti della Juventus si erano incontrati e avevano dato l’ufficialità del ritiro dei bianconeri dalla trattativa, i quali, però, hanno deciso di spendere questa abnorme cifra, dando vita al terzo acquisto più costoso della storia, dopo Bale (1) Cristiano Ronaldo (2) e al più costoso nella storia della Serie A.

Tanto se n’è parlato e ancora per tanto se ne parlerà e quello che alla fine ci chiediamo un po’ tutti è: “Higuaìn vale davvero tutti quei soldi?”. Nell’ultima stagione il Pipita ha segnato ben 36 reti in 35 match disputati, cifre da bomber vero. Detto questo però è anche vero che Gonzalo si avvicina inesorabilmente ai 30 anni e, forse, potendo fare ancora due stagioni ad alti livelli, non è valsa la pena aver speso così tanto.

Tutte supposizioni certo, ma, il sentore è che quantomeno una parte di quei soldi sia stata sprecata, anche perché si sarebbe potuto virare su uno come Cavani, da sempre un pupillo di Allegri e che sarebbe potuto costare circa 30 milioni di meno.

Sta di fatto che questi soldi sono stati spesi e ora rimane da vedere come la Juve cercherà di rientrare in tale spesa. Potrebbero partire ragazzi come: Lemina, Zaza e Pereyra che insieme porterebbero un ricavo di circa 60 milioni di euro; c’è l’ipotesi (ormai anche qualcosa in più di un’ipotesi), che parta Paul Pogba per quei famosi 120 milioni, che permetterebbero di continuare a fare mercato; infine c’è l’ultima e più inebriante possibilità che si prospetta, ovvero vincere la Champions League. Il titolo di campioni d’Europa farebbe entrare nelle casse societarie bianconere circa 110 milioni di euro, evitando il rosso e consentendo di tenere Pogba.

Può certamente sembrare un’ipotesi improbabile, ma vista la “follia” Higuain non vediamo motivo perché la Juve voglia compiere anche una seconda “follia”.

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NIGERIA/Quando lo sport si trasforma in guerra

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Un anno come questo, autore di catastrofi impensabili, non si lascia sfuggire proprio niente: la rabbia spesso è causa di tremendi mali. In un clima dove vittime e perdite non mancano a causa della guerra, ne sopraggiungono altre per tragedie sempre più strazianti. Nigeria, 29 Marzo 2022, con l’eliminazione dai mondiali della squadra nigeriana, in campo scendono i tifosi: infuriati per il pareggio (fatale per l’esclusione dal campionato) gli spettatori hanno trasformato lo stadio in un campo di battaglia. Una partita pareggiata 1-1 con il Ghana ha portato al fallimento della qualificazone al Mondiale in Qatar. Tragedie come questa non dovrebbero nemmeno esistere, eppure sono più attuali di quanto crediamo.

In un clima di scompiglio, rabbia e ribellione da parte dei tifosi, un medico addetto ai controlli antidoping dei giocatori è stato aggredito e ucciso. Non si conosce ancora con certezza la dimanica, ma una cosa si sa per certo: allo stadio nazionale di Abuja è scopppiato il caos. Una rabbia confusa, priva di fondamenti, sfogata su persone e oggetti, ha portato anche a questo: una luce in meno nel mondo dello sport. Anche i tentativi di rianimare la vittima, dopo essere stata percossa e calpestata violentemente dalla folla, sono stati inutili.

Così scompare un uomo, così si distrugge una famiglia: nello scompiglio di una semplice partita di calcio, un risultato sfavorevole ha portato alla morte di un innocente. L’uomo era stato numrose volte chiamato come medico in altri campionati e occasioni negli anni precedenti, ma a causa di persone così spregevoli non potrà prenderne più parte in futuro. Adesso il vuoto non è solo più in quello stadio, su quegli spalti e sul terreno da gioco devastato, ma anche nei cuori di chi lo conosceva.

Perde la vita Joseph Kabungo, che lascia un silenzio così profondo e triste da far riflettere anche i cuori più meschini. E’ bastata questa dimostrazione, qualche zolla di terreno strappata e panchine rovesciate, a insegnare che la guerra non esiste solo all’interno di determinati confini. Nessuno è salvo fuori dalle frontiere, perché a determinare la guerra è l’uomo stesso e i suoi istinti ingiusti, non  soldati e missili. La vera guerra è dentro l’uomo e per quanta paura possa fare, siamo i primi a ostinarci a combatterla contro gli altri. Questa tragica vicenda, per quanto brutale, è solo l’ennesima prova che la violenza è sempre causa e mai soluzione.

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MADRI LAVORATRICI/Come le donne liguri hanno affrontato il Covid

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Mancano ormai pochi giorni all’arrivo dell’estate e, con essa, di quel senso di spensieratezza e leggerezza che i mesi caldi portano con sé. Quest’anno, però, la fine della primavera preannuncia anche un definitivo abbandono delle tanto odiate norme anti-Covid.  (altro…)

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VIRUS/Cosa succederebbe se sparissero tutti?

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Nel corso dei secoli i virus sono stati responsabili di decine di milioni di morti, provocando malattie in parte ancora oggi incurabili. Quest’ultimo anno sarà ricordato per la diffusione della pandemia da Covid-19, che ha mietuto in tutto il mondo migliaia di vittime.  (altro…)

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