Amicizia a distanza: può funzionare?
Amicizia a distanza, un argomento che apparentemente può risultare banale, ma per esperienza personale posso affermare il contrario.
Le amicizie a distanza sono un insieme di emozioni, positive e negative, nuove esperienze e maturazione personale.
Innanzitutto, intraprendere questo percorso di amicizia non è semplice, per un ovvio motivo, ovvero: chi c’è dietro lo schermo? Perché infatti, per quanto possa essere un’esperienza fantastica quella d’intraprendere un’amicizia in questo modo, è anche molto pericoloso e chi è interessato, deve, prima di rendere pubblici o condividere dati ed esperienze personali con chi sta al di là dello schermo, accettarsi di star parlando con una persona in regola.
Io personalmente, prima di parlare di fatti personali o di condividere qualsiasi dato privato, mi sono accertata che le ragazze, con cui ora ho un legame eterno, fossero normali ragazzina dai 14 ai 19 anni, chiedendo a loro il proprio profilo Instagram, Twitter, guardando se pubblicavano audio o proprie foto, e analizzando i discorsi che affrontavamo assieme: se una ragazza o ragazzo mi chiedeva qualcosa di troppo personale, mettevo delle barriere, e tenevo sotto controllo ciò che facevano o dicevano.
Dopo 2 mesi assieme a queste ragazze, in un gruppo WhatsApp molto attivo, mi sono lasciata andare e ho conosciuto, quelle che a distanza di quasi un anno posso definire piedistalli fondamentali per quello che sono ora, una grande parte di quella che per me è la definizione di amicizia.
Legare con chi non hai mai visto di persona, può essere complicato, troverai sempre qualcuno con cui non riuscirai ad approfondire nulla, o con chi non riuscirai mai ad andare al di fuori del classico schema un po’ imbarazzante dove vorresti parlare ma rimani sempre sulle solite tre banali domande di rito, ma potrai incontrare anche qualcuno con cui legherai talmente tanto, da non poter passare la giornata senza sapere come sta o cosa sta facendo.
Credo che il punto forte di un’amicizia a distanza sia l’assenza del pregiudizio iniziale che molti hanno quando guardano e approcciano qualcuno per la prima volta. È un’amicizia basata molto più sui sentimenti, e carattere di chi ti sta parlando, rispetto a come si vestono, quanto parlano o comunque, punti sopravvalutati, che ho imparato a scartare, notando quanto fossero di poca importanza. Con qualcuno che intraprende una conversazione per messaggio, si cerca quel filo in comune a cui ci si aggrappa e lega per portare avanti il dialogo, e per riuscire a elaborare una nuova amicizia.
Ho trovato tante amiche diverse grazie a questa esperienza di socializzazione un po’ diversa da quella solita, ognuna di loro mi ha lasciato un segno, mi ha insegnato qualcosa e mi ha aiutato a crescere e maturare. Ho incontrato quella che oggi definisco come sorella, che mi comprende e mi aiuta sempre, con cui rido e scherzo, ma con cui ho litigato tanto, forse troppo, ma è quello che ci rende unite, l’essere talmente speciali l’una per l’altra, da non poterci allontanare nonostante gli errori e le cadute.
Per questo il mio consiglio finale è quello di provare questo tipo di esperienza, con cautela, ma voglia di conoscere, e spero a tutti, di trovare qualcuno speciale come le mie stelle, che ogni giorno portano un po’ di luce alle mie giornate