Australia, quando la guerra mondiale è con la natura

 

È probabilmente nota a tutti la terribile situazione in cui si trova l’Australia da diverso tempo ormai.

Infatti dall’inizio di settembre 2019, gran parte del territorio australiano è coperto da roghi, a causa dei quali sono stati registrati 26 morti e centinaia di dispersi, 100 mila sono invece gli sfollati, ed il numero di proprietà distrutte ammonta a 1.300.

 

Ma di questo grande disastro non sono soltanto gli umani a risentirne, moltissime specie animali sono a rischio di estinzione e la quota registrata di animali morti tra le fiamme fin’ora supera i 500.000.000.

 

Il 30% della popolazione dei koala si è già estinta e nonostante i continui tentativi dei Vigili del Fuoco australiani di salvarne il più possibile, è ormai remota la possibilità di produrre una nuova generazione in grado di garantire la vitalità della specie. Insieme al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sono molti anche i volontari, i veterinari e gli scienziati che si stanno impegnando in questa causa, ed altrettante sono le associazioni che gestiscono raccolte fondi per lo stesso motivo.

 

Oltre ai koala, sono esposti a pericoli anche moltissimi uccelli, che nonostante possano volare e spostarsi non sempre riescono nell’intento di salvarsi dal calore e dai fumi dei roghi.
I cacatua, per esempio, sono una specie particolarmente colpiti dalla disgrazia.
A terra si ripercuote il problema anche sui wombati ed i canguri, a cui ormai rimane ben poco del loro habitat.

 

L’invito da parte nostra, ragazzi di 16 anni che si trovano dall’altra parte del mondo è di spargere la voce, utilizzare i social per comunicare, per far crescere l’informazione e la consapevolezza per le cose importanti come questa.
Siamo consapevoli che non tutti siano in grado di  donare somme di denaro alle associazioni, ma anche lo spargimento della voce è sufficiente.
Agire insieme è importante.