Perchè dovrebbe ancora funzionare?

di Federico Pichetto

Le scommesse non sono semplici da vincere, figuriamoci da ripetere. Lo scorso anno, partendo dal nulla, una ventina di ragazzi ha abbandonato il mondo dei “giornalini scolastici” per partecipare ad un’esperienza di comunicazione completamente diversa. Un’esperienza dove al centro c’è la comunicazione di se stessi attraverso il racconto di quello che accade. Questo è Sharing, un progetto scolastico di Impresa Formativa Simulata in cui le persone riconoscono che dentro ogni fatto della storia ciascuno può incontrare un pezzo di sé. Quando questo accade e viene raccontato nasce un nuovo genere letterario, un nuovo approccio al giornalismo e all’informazione. Questa scommessa l’anno scorso è stata vinta. Mi piace ricordare anzitutto Raffaele che l’ha vinta implicandosi in rapporti umani fecondi, con umiltà e voglia di imparare. E voglio ricordare Rachele e Camilla – due vere professioniste – che oggi, anche grazie all’aiuto della borsa di studio vinta con Sharing, studiano Scienze della Comunicazione allo IULM di Milano. Una parola particolare la vorrei spendere per Chiara, determinata e acuta, per Alessia, che credo di poter definire una grande scrittrice in erba, e per Rossella, piena di gioia e di umanità. È giusto nominare le persone. Sono loro che hanno permesso che quella prima scommessa fosse vinta. Ma, adesso, come può un “miracolo” del genere riaccadere e ripetersi? Perché sono così convinto che Sharing avrà di nuovo successo? Il motivo per me è molto semplice: viviamo in un tempo amico dei capricci e nemico dei desideri. Il capriccio è esaltato, legittimato, esasperato, mentre il desiderio è nascosto, tenuto in casa, privo di una vera possibilità di crescita. I ragazzi – forse molti non se ne accorgono – sono stufi di vedersi esauditi i capricci, vorrebbero invece lavorare sodo per poter compiere i loro desideri di realizzazione e di amore. Sharing avrà speranza di successo finché nel cuore dei ragazzi ci saranno desideri inascoltati, interrotti, entusiasti nel mettersi al lavoro e affamati di vita. Quegli stessi desideri che tanti adulti hanno dimenticato, ma che ancora abitano le loro profondità. Sharing, insomma, vuole solo risvegliare l’umanità, la nostra umanità. E vuole che questo risveglio avvenga in modo naturale, in compagnia di un adulto e dentro il rapporto con la realtà. Non è poco, è vero. Ma è questa la nostra nuova scommessa. Bentornati a tutti, bentornati a Sharing.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *