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Le casalinghe fanno i soldi?

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di Claudia Demontis

– Al mondo esistono moltissime tipologie di lavoro, alcuni sono classificati superiori ad altri, eppure, spesso ci dimentichiamo che ci sono persone che svolgono un compito ben più complicato di un impiego ufficiale: le mamme. 

Molte volte sono state aperte discussioni riguardo il fatto che “l’esser casalinga” voglia dire che la donna non lavori veramente a causa della mancanza di un salario. Secondo voi le casalinghe lavorano veramente o appartengono ad una di quelle classi privilegiate che possono permettersi di non lavorare? A seguito l’intervista di una delle nostre mamme.

 

PRIMA CHE DIVENTASSI CASALINGA, LAVORAVI? SE SI, COSA TI HA PORTATA ALLA SCELTA DI MOLLARE IL LAVORO? CHE PREGI E DIFETTI HAI RISCONTRATO IN QUESTO CAMBIAMENTO?

Prima di  diventare casalinga lavoravo; a dire il vero ho smesso di farlo dal momento in cui sono diventata mamma, circa ventuno anni fa. Io e mio marito non avevamo praticamente nessuno che potesse aiutarci col nostro primo figlio, inoltre gli orari del mio precendente impiego non coincidevano con quelli degli asili della nostra città; fu una scelta condivisa sia da me che dal coniuge, dato che si trattava della nostra prima esperienza come genitori, volevamo fare le cose per bene visto che speravamo di riuscire ad avere un altro bambino.

Mollando lavoro ho avuto la possibilità di poter passare molto più tempo con la famiglia e di potermi dedicare ad una preparazione di pasti sani e completi che possano giovare al mio nido familiare. Inoltre, sono stata spettatrice della crescita dei miei due figli senza aver mai avuto il rimpianto di essermi persa qualche passo importante. Sono stata presente nel tentativo di donargli un’educazione, di aiutarli con la scuola, consigliarli sempre quandunque lo necessitassero ed incoraggiandoli sempre nelle loro passioni.

Purtroppo, nonostante al mondo ci siano moltissime mamme che non lavorano, spesso l’essere casalinga non viene considerato un mestiere e veniamo considerate come delle “nullafacenti”:  dal mio punto di vista, si tratta di un lavoro non retribuito ed un po’ alienante, soprattutto quando i figli crescono.  Ogni giorno bisogna fare i soliti compiti e nonostante ciò, le faccende da portare a termine non finiscono mai: è estremamente faticoso, ma certamente appagante.

 

SE TI STANCHI MAGGIORMENTE E NON SEI STIPENDIATA, COSA TI SPINGE A NON TORNARE INDIETRO?

Diventando madre, ho scoperto un aspetto completamente nuovo in me stessa che ha prevalso su tutto: l’amore verso la mia famiglia. Ora ho più tempo disponibile e non lavorando ho vissuto appieno l’infanzia dei miei bambini dedicandomi con maggior determinazione e meno stress ad ogni loro necessità.

Se da un lato mio marito ha sempre lavorato ogni giorno, io ho cercato di compensare le sue fatiche stando attenta alle spese, aiutandolo se ne avesse bisogno e, talvolta, cercando di ottenere qualche impiego temporaneo.

 

LE CASALINGHE FANNO I SOLDI O AMANO?

Al primo posto direi che amano, soprattutto se si è mamme, ma cerchiamo costantemente di esprimere la nostra gratitudine ed il nostro amore per la nostra famiglia anche attraverso i piccoli gesti: la cucina, la pulizia della casa, l’ascolto, tanto affetto e le code infinite alla posta

Poi, facciamo anche i soldi; se lavorassi ancora probabilmente avrei più spese di prima. Ora, ho meno necessità di un tempo, mi compro meno vestiti, prodotti ecc… inoltre se non avessi avuto il tempo di stare dietro ai miei bambini, probabilmentre avremmo dovuto pagare per mandarli in strutture private, chiamare babysitter es qualcuno che pulisse casa.

Non si tratta di un vero e proprio stipendio, ma piuttosto di un cospicuo guadagno, grazie al quale ho avuto il privilegio di poter amare e veder crescere i miei figli ed il tempo di badare a familiari ammalati e bisognosi di attenzioni.

 

 

Se ti è piaciuta l’intervista di oggi, clicca qui per leggere un articolo e prepararti alla festa della mamma

 

MONDI

ORIZZONTI INFINITI/Missione Spaziale Minerva

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Alle 9:52 (ora italiana) di oggi, mercoledì 27 aprile 2022, da Cape Canaveral, in Florida, ha preso il via la missione spaziale Minerva, che porterà in orbita l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, alla sua seconda esperienza a bordo della Stazione Spaziale internazionale (ISS), insieme ai colleghi Kjell Lindgren, Bob Hine e Jessica Watkins.

Il lancio è stato effettuato con un razzo Falcon 9, costituito da diverse parti, che si separano man mano che il razzo raggiunge una determinata altitudine, sulla punta del quale è posizionata la capsula chiamata Crew Dragon che ospita al suo interno gli astronauti, sviluppata da Space X di Elon Musk, società che dal 2020 garantisce il trasporto degli equipaggi dagli Stati Uniti alla ISS.

Samantha Cristoforetti aveva già avuto una esperienza nello spazio tra il 2014 e il 2015, durata 199 giorni, per conto della Agenzia spaziale italiana (ASI) e di quella Euopea (ESI). Ai tempi la missione era partita dal Kazakistan, a bordo del Soyuz dell’Agenzia Spaziale Russa, l’unica disponibile dopo il pensionamento degli Space Shuttle USA nel 2011.

La Soyuz era una navicella piuttosto spartana, sviluppata ai tempi della Unione Sovietica, ma che assicurava estrema affidabilità.
Crew Dragon ha un aspetto molto moderno sia all’esterno che all’interno, dove sono presenti schermi Touch Screen e comandi semplificati rispetto alla “vecchia” Soyuz ed è comunque stata testata in quanto affidabilità, negli ultimi viaggi spaziali.

Quindi, nelle prime ore di oggi, Cristoforetti e il resto dell’equipaggio hanno raggiunto la capsula montata in cima al Falcon 9, alto più di 70 metri, in attesa della partenza. Dopo i controlli di sicurezza, il razzo ha acceso i 9 motori del primo stadio alimentati da cherosene e ossigeno liquido, spingendo la capsula fino a 90 chilometri di altitudine.
Esaurita buona parte del combustibile, il primo stadio si è staccato dal resto del razzo, lasciando il compito di proseguire il viaggio al secondo stadio, dotato di un solo motore, più che sufficiente per la seconda parte del volo nell’ambiente spaziale.

Nel frattempo il primo stadio del razzo è rientrato a terra dove è stato recuperato per essere riutilizzato. Questa è una svolta chiave del modello Space X in quanto il riutilizzo dei razzi consente di risparmiare svariati milioni di dollari rispetto ai metodi concorrenti che impiegano i razzi una volta sola.

Intorno alle 2 di notte di giovedì 28 aprile la Crew Dragon arriverà in prossimità della stazione Spaziale internazionale e potrà iniziare le manovre di attracco.

Gli astronauti nuovi arrivati si unirano a quelli già presenti sulla ISS, che è a circa 400 Km di distanza dalla terra.
Nella Stazione Spaziale si svolgono diversi esperimenti sulla coltivazione delle piante e sulla produzione di nuovi materiali, ma soprattutto per comprendere come l’organismo umano si adatta all’ambiente spaziale.
In particolare, in questa nuova missione sono previsti studi sulla nutrizione e sullo sviluppo di una retina umana artificiale.

Samantha Cristoforetti è nata a Milano 45 anni fa, Diplomata al Liceo Scientifico, si è laureata nel 2001 presso l’università di Monaco di Baviera in Ingegneria Meccanica, ha frequentato in seguito l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli ed è diventata pilota di arei militari e poi Capitano dell’Areonautica Italiana. Nel 2004 ha conseguito una laurea in Scienze Aeronautiche presso l’Università di Napoli e nel 2009 è stata selezionata dall’ESA Agenzia spaziale europea per diventare astronauta.

Samantha, che nel Crew Dragon svolge il compito di ingegnere di bordo, quella che, per intenderci, deve conoscere ogni singolo circuito e porre rimedio a qualunque problema si venga a creare, prima di partire ha salutato i suoi due bambini che rivedrà a settembre, al ritorno dalla missione.

Loro (e noi) potremo seguire passo passo le giornate di AstroSamantha grazie al suo nuovo canale Tik Tok, dal quale ha promesso che mostrerà la sua vita a bordo della ISS e un sacco di curiosità sugli esperimenti cui prenderà parte.

 

 

 

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