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LETTURA/La veloce scomparsa delle biblioteche

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I giovani – e non solo – non ci vanno più; meno della metà della popolazione nel nostro paese legge libri. I dati sono devastanti: in dieci anni abbiamo perso tre milioni e trecento mila lettori; difatti risulta che quasi il sessanta per cento degli italiani non legge neanche un libro all’anno. La crisi, come si sa, sta colpendo tutti i comparti economici e l’editoria, non fornendo un bisogno per molti considerato primario.
La domanda che, a qualunque lettore sorge involontaria a questo punto, é:” Perché le persone non leggono? ” Ecco qui di seguito raccolti i motivi più comuni.

Innanzitutto, una premessa: bisogna dire che, molto frequentemente, l’interesse per la lettura, é introdotto dai genitori sin da quando l’individuo é solo un bambino, attraverso l’utilizzo e il gioco con libri colmi di figure, oppure grazie alla presenza di molti libri nella propria casa. C’è un livello di intervento pubblico, di sensibilizzazione, di potenziamento delle biblioteche, di formazione degli adulti, ma anche uno di tipo privato, che, a parer mio, é quello che ha un impatto maggiore sulla persona.

Per iniziare, i libri di carta hanno un costo troppo elevato: é vero, difatti trovare un libro al di sotto dei nove/dieci euro é arduo. Per quanto riguarda gli ebook, invece, gli stessi sono ancora mediamente diffusi, difatti coloro che hanno letto nell’anno un ebook, rappresentano solo il 7% della popolazione. Leggere un libro da un ebook per certi motivi è meno avvincente poiché non si avverte il senso della carta fra le dita, l’odore di un libro appena comprato e non si può monitorare facilmente, ogni volta che si legge, quanto abbiamo letto e quanto manca per arrivare alla fine del libro. Parlando dei contenuti, si può notare che, soprattutto fra i libri per adolescenti, molti non insegnano niente e ciò significa che la storia é obsoleta o scritta senza un apparente obiettivo, se non quello monetario.

I più pigri invece, o non hanno voglia di ricercare il libro giusto per loro, che li attragga, oppure pensano che i film siano più brevi e quindi impieghino meno tempo nel vederli, al contrario dei libri. Inoltre, i film sono anche più accessibili. Si pensa di non avere abbastanza tempo per leggere, molto spesso in questo incorre anche la presenza di metodi d’intrattenimento molto più interessanti ed entusiasmanti.
Tanto é vero che l’uso di Internet è entrato in concorrenza con la lettura di libri perché quest’ultimo, quando lo utilizziamo, ci interagiamo, ci viene fornita una risposta, ed immediata. Basti pensare a quando facciamo una semplice ricerca o utilizziamo un social come instagram.

Questo disinteresse é un vero e prioprio dispiacere, oltre che una perdita finanziaria per le librerie, bliblioteche, gli editori e gli autori, perché leggere libri è elemento fondamentale di crescita culturale delle persone. Ciascuno di noi può fare molto per investire in questa ricchezza, perchè una delle risorse, anche economiche, più durevoli e promettenti del nostro Paese è proprio la cultura.

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I CONCERTI DELLE FESTE/Quando la musica batte la pandemia

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Anche quest’anno nonostante la pandemia di coronavirus, le feste di Natale e capodanno sono state caratterizzate dai tradizionali concerti di musica per lo più classica ma anche contemporanea, a cui molti di noi non possono rinunciare in questo periodo.

Ad aprire questo periodo così ricco di cultura musicale è stato il Concerto di Natale in Vaticano che è stato mandato in onda in occasione della Vigilia di Natale il 24 dicembre alle 21:30 circa su Canale 5.

Esso è stato registrato all’Auditorium della Conciliazione lo scorso sabato 12 dicembre e alla cui conduzione ci sono stati Federica Panicucci e Don Davide Banzato.

Gli anni passati il concerto si svolgeva nell’Aula Nervi, tuttavia a causa della emergenza sanitaria data dalla pandemia di coronavirus l’evento si è dovuto spostare in un’altra location.

Sempre a causa della Pandemia il concerto, la cui messa in onda è stata seguita da milioni di telespettatori a casa, si è svolto in assenza di pubblico dal vivo.

Come è oramai tradizione del concerto, l’evento è stato promossa dalla Fondazione Scholas Occurrentes e dalla Missioni Don Bosco.

Come ogni anno il concerto ha vantato una lista che ha compreso alcuni tra i maggiori artisti del momento, tutti uniti in questa serata al fine di sostenere il progetto “Insieme facciamo rete per il nostro futuro!” della Missioni Don Bosco Onlus, che affronta l’emergenza covid-19 in 55 Paesi.

Ecco qui l’elenco dei cantanti italiani e internazionali che hanno preso parte al concerto.

  • Antonino
  • Arisa
  • Malika Ayane
  • Dotan
  • Emma Marrone
  • Roby Facchinetti
  • Aida Garifullina
  • Andrea Griminelli
  • Hong-Hu Ada
  • Amy Macdonald
  • Moreno
  • Nek
  • Ron
  • Tosca
  • Renato Zero

Nel primo pomeriggio del giorno di Natale è stato trasmesso su Rai 1 il 35esimo Concerto di Natale della Basilica Superiore di San Francesco, anche in questo caso è stata trasmessa una registrazione del concerto senza pubblico , viste le misure anti-Covid.

L’ospite più celebre della serata è stato senza dubbio il tenore Andrea Bocelli che ha alcuni brani tipici della tradizione cristiana.

E’ una grande gioia per noi liguri poter dire che è stata l’orchestra “Carlo Felice” di Genova diretta dal Maestro Steven Mercurio, ad accompagnare il grande tenore nell’evento. A prendere parte all’evento come cantante è stato anche il soprano Clara Barbier Serrano. 

 

Per quanto riguarda il concerto di Capodanno 2021, non si può non citare il concerto dal teatro “La Fenice” di Venezia che è andato in onda su rai1 il primo gennaio alle 12:20 e in replica alle 18:36 dello stesso giorno su Rai 5.

Il Concertoè stato coprodotto dalla Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e da Rai Cultura, in collaborazione con Regione del Veneto, Arte e wdr. Main partner Intesa Sanpaolo.

La prima messa in onda del concerto ha ottenuto il 24.1 % di share e 4.353.000 spettatori, confermandosi come lo spettacolo di musica classica più seguito in tv in Italia. 

I protagonisti indiscussi del concerto  sono stati il direttore Daniel Harding e l’orchestra e Coro del Teatro La Fenice, il maestro del Coro Claudio Marino Moretti, il soprano Rosa Feola e il tenore Xavier Anduaga.

Bisogna citare inoltre la regia televisiva di Fabrizio Gottuso Alaimo.

In virtù di questo grande successo e nella speranza che la situazione sanitaria in Italia migliori, il teatro veneziano ha già confermato il concerto di capodanno anche per l’anno prossimo e, sperando che esso si potrà svolgere con un pubblico dal vivo, ha annunciato che presto verranno messi in vendita i biglietti.

In seguito è indicata la scaletta del concerto con i rispettivi autori.

Wolfgang Amadeus Mozart

Le nozze di Figaro: ouverture;

Giuseppe Verdi

Il trovatore: «Chi del gitano i giorni abbella?»;

Rigoletto: «La donna è mobile»;

Charles Gounod

Roméo et Juliette: «Je veux vivre dans le rêve»;

Jacques Offenbach

Les Contes d’Hoffmann: Barcarolle;

Gaetano Donizetti

La Fille du régiment: «Ah, mes amis, quel jour de fête!»;

Pietro Mascagni

Cavalleria rusticana: Intermezzo;

Giuseppe Verdi

La traviata: «E’ strano! … è strano!… Sempre libera degg’io»;

Nabucco: «Va pensiero sull’ali dorate»;

La traviata: «Libiam ne’ lieti calici».

Arriviamo dunque al concerto che, quest’anno come tutti gli anni passati si è confermato come il più celebre concerto di inizio anno in assoluto.

Si parla ovviamente del tradizionale concerto di Vienna dei Wiener Philarmoniker, che hanno dato il benvenuto al 2021 dalla sala dorata del Musikverein alle 11:15 del primo gennaio.

Anche quest’anno a guidare la celebre orchestra è stato il direttore Riccardo Muti, orgoglio italiano che per la sesta volta  è stato messo a  capo della celebre orchestra viennese, che era stata diretta da Muti in occasione del concerto di Capodanno già nel 1993, nel 1997, nel 2000, ne 2004 e nel 2018.

Come ogni anno il concerto è stato seguito in mondovisione da milioni e milioni di spettatori, ma vista l’emergenza sanitaria anch’esso ha avuto luogo in assenza di pubblico, o meglio, con una platea un po’ speciale.

Durante l’evento non sono infatti mancati gli applausi in diretta da parte di milioni di spettatori collegati via streaming.

I Wiener Philharmoniker sono stati dunque gli unici che sono riusciti ad abbattere le barriere date dalla emergenza sanitaria trovando il mezzo per avere degli spettatori in diretta, utilizzando le tecnologie piuttosto avanzate che oggi possediamo e che, e questo è un dato oggettivo, stanno salvando il mondo dalla pandemia. 

 

Il programma del concerto ha previsto l’esecuzione dei grandi classici della famiglia strauss.

Anche a Genova la pandemia non ha fermato la musica, infatti il teatro Carlo Felice, costretto a cancellare il consueto concerto di Capodanno in presenza, ha organizzato un concerto che, con la collaborazione di Primocanale è stato trasmesso sulla suddetta emittente televisiva il primo dell’anno alle 10:30.

I protagonisti indiscussi del concerto sono stati il coro e l’orchestra del Carlo Felice, diretti da Andriy Yurkevych, e i soprani Serena Gamberoni Francesca Benitez, il tenore Francesco Meli e il Baritono Michele Patti.

In programma ha previsto le più celebri e amate pagine dalle operette di Johann Strauss Jr., Franz Lehár, Franz von Suppé e Jacques Offenbach. 

Il concerto verrà riproposto online la sera del cinque gennaio alle 21:00 sui canali social del Carlo Felice, sul sito dell’ANFOLS e sul sito della rivista “l’Opera”.

 

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CINEMA/Ci rimane solo lo streaming?

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I D.P.C.M. del primo lockdown del 2020 hanno costretto tutti a stare chiusi in casa per giorni interi: c’era chi lavorava da casa, chi studiava,  chi si dilettava in cucina e chi non sapeva cosa fare, ma sicuramente tutti erano annoiati e stanchi di quei giorni infiniti e di quella situazione surreale.

Questa nuova realtà ha portato la gente alla ricerca di hobby, nuove passioni e passatempi.

Molti si sono cimentati con giochi da tavolo, molti si sono “buttati” sul mondo della musica, altri sui videogiochi e tanti sul mondo del cinema.

Tra i vari settori penalizzati, sicuramente quest’ultimo spicca:  con le sale chiuse, anche gli addetti ai lavori (attori, registri, scenografi, tecnici etc.) non poterono girare film (è stato registrato infatti un calo sostanziale del fatturato), mettendo a rischio sia i posti di lavoro che la produzione creativa. Ma il cinema è effettivamente morto? In realtà, rigorosamente sedute sulla poltrona o sdraiate sul divano di casa, spessissimo, di sera molte famiglie si sono ritrovate a guardare i film sui servizi streaming video come Netflix, Prime Video, CHILI, Disney+ .

Questi servizi , infatti, danno la possibilità di abbonarsi o di acquistare film online, per vederli quando si vuole sulla propria TV, senza dover uscire di casa.

Perciò questi servizi hanno avuto un aumento di abbonamenti e acquisti sulle proprie piattaforme, tanto da far lievitare considerevolmente i propri fatturati.

Molti studiosi hanno fatto delle ricerche per vedere la crescita degli abbonati: a marzo sono stati effettuati il 12,7% di abbonamenti in più rispetto a febbraio, e il 24 marzo 2020 sono arrivati alcuni dati riguardo ai servizi come HBO, Netflix e Disney+ che hanno avuto rispettivamente il 24%, il 18% e il 43,5% in più di abbonati in pochissimo tempo.

Alcune piattaforme come Netflix e Infinity hanno messo il proprio servizio gratis per 2 mesi invogliando così la gente a vedere serie e/o film e a confermare l’abbonamento.

Mai come adesso i servizi streaming avevano avuto questo successo e questa attenzione e se continueranno ad esserci norme che vieteranno le uscite, ci saranno altri picchi di abbonamenti. Ecco perché gli analisti considerano questi servizi, insieme ad Amazon, tra le aziende che maggiormente hanno beneficiato della situazione creata dal coronavirus.

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VIDEOGAMES/I cinque giochi più influenti del decennio

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L’anno nuovo è cominvicato e in queste settimane sono uscite le varie top ten, top five, top three, nelle quali si fanno classifiche di qualsiasi genere: gli uomini più ricchi dell’anno, i più influenti, le canzoni più ascoltate, i gesti sportivi più incredibili… Quindi abbiamo deciso di aggregarci anche noi: ecco la top five dei videogiochi più influenti del decennio appena finito (le posizioni sono puramente casuali).

1) MINECRAFT

Il gioco premiato come “più venduto nella storia” (480 milioni di copie vendute).
Il gioco uscito nel 2011 è caratteristico per la sua ambientazione: un mondo fatto interamente di cubetti.
Lo scopo di Minecraft è quello di creare, e sopravvivere nel proprio mondo; bisogna, in soldoni, vivere come gli uomini primitivi: costruendo ripari, cercando cibo e sfuggire ai predatori/mostri che si presentano in base alla difficoltà impostata.

2) FORTNITE

Molti non lo sopportano più, altri ancora addirittura sono finiti per odiarlo, ma Fornite ha un posto di diritto in questa classifica. Infatti, il gioco sviluppato dalla “Epic game” e pubblicato nella prima volta nel 2017, è diventato un must tra gli amanti dei videogiochi: qualsiasi gamer almeno una volta ha cominciato una partite di questo gioco.
Fortnite Battle Royale ha uno scopo molto semplice: 100 persone (ognuno comodamente seduto sul suo divano, dalla sua console) si tuffano in un isola, nella quale sono presenti armi di ogni tipo, lo scopo è sparare agli avversari, per restare l’ultimo in vita e fare la tua “Vittoria reale”

3) FIFA

Hai sempre sognato di diventare un calciatore, o un allenatore, ma con il tempo hai capito che allenarti poteva risultare faticoso o troppo impegnativo? Fifa è la soluzione adatta!
Il gioco sviluppato dalla EA Sports infatti permette di simulare partite di calcio con più di 300 squadre, dalle più tradizionali (Real Madrid, Barcellona, Juventus…) alle meno note (sono presenti squadre dei campionati arabi, o delle leghe  inferiori del campionato inglese).
Il gioco nasce nel 1993 e ogni anno esce una nuova versione (l’ultima è Fifa 20), e ormai il videogioco ha il monopolio sul mondo del calcio, sbaragliando la concorrenza dei coreani della Konami, che hanno creato PES (pro evolution soccer).
Una delle innovazioni migliori di fifa è stata l’invenzione di FUT (fifa ultimate team), nella quale è possibile creare la propria squadra aprendo pacchetti, come quelli delle figurine che tanto appassionano bambini o ex bambini, e schierarli in campo contro altri giocatori online.

4) GRAND THEFT AUTO V

Il gioco è del 2013, prodotto dalla Rockstar North, racconta le storie di Franklin (giovane gangster), Michael (ex criminale) e Trevor (criminale ancora in attività) che si incrociano, o ri incrociano, nel caso di Michael e Trevor, tra furti, attività losche ed omicidi che avvengono nella città di Los Santos (riproduzione fedele di Los Angeles) e dintorni.
Il successo del gioco è planetario, ed i meriti non sono solo da attribuire alla trama (che resta emozionante e mai monotona) ma anche alla grafica molto realistica e alla riproduzione dettagliata della città.
GTA V è l’ultima versione uscita di questo gioco, che segue i 4 capitoli precedenti: l’uno, il due, Vice city e San Andreas (considerato dai videogiocatori migliore tra i 5).
È prevista per il 2020 l’uscita del sesto capitolo.

5) TETRIS

Potrà sembrare strano, soprattutto per i meno giovani che ci giocavano nell’adolescenza, ma con l’arrivo della nuova tecnologia tetris è rimasto comunque uno dei giochi più influenti.
Il gioco, uscito per la prima volta nel 1984, dal Russo Aleksej Leonidovič Pažitnov, è rimasto nel tempo uno dei giochi più venduti al mondo, sbaragliando la concorrenza senza troppe difficoltà: resta, inoltre, il secondo gioco più venduto della storia (in prima posizione abbiamo minecraft).

 

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