ALLARME SUICIDI/Un tema da non sottovalutare

“Rispetto a due anni fa c’è stato un aumento del 75% dei suicidi tra i giovani”. Lo dice Antonio D’Avino, presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri.

Sono centomila i giovanissimi chiamati hikikomori ,che hanno preso la strada della morte sociale. Hikikomori è una parola giapponese che significa “stare in disparte” e identifica persone che decidono di estraniarsi dalla vita esterna, giocando ai videogiochi o guardando internet. Spesso gli hikikomori dormono di giorno e stanno svegli di notte.

L’ isolamento dei giovani dal resto del mondo avviene perchè provano solitudine, sofferenza, rabbia, vergogna e paura del giudizio degli altri. Le misure restrittive e di distanziamento per la prevenzione del contagio da Covid-19, hanno peggiorato la situazione contribuendo ad aumentare ansia e depressione. A soffrirne di più sono soprattutto gli adolescenti compresi nella fascia d’età che va dai 10 ai 19 anni. I dati raccolti nei Pronto Soccorsi hanno permesso di evidenziare questo problema sociale.

Dopo il lockdown gli accessi al pronto soccorso per comportamenti suicidari nei giovani sono aumentati così come i ricoveri nei centri specializzati. All’ospedale Bambino Gesù di Roma sono aumentate di quasi 40 volte (da 12 a 449) le consulenze effettuate in urgenza per tentativo di suicidio e comportamenti autolesionisti nei giovani tra i 9 e i 17 anni.

Il suicidio è la quinta causa di morte più comune tra gli adolescenti dai 10 ai 19 anni e la quarta nella fascia d’età dai 15 ai 19 anni.

De Mattia e Morello

 

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